E’ iniziata questo pomeriggio, in un’edizione completamente on line, la XXXVII Assemblea annuale Anci. Filo conduttore degli incontri, in programma fino a giovedì 19 novembre, il tema “L’Italia al passo dei Sindaci”, entro cui saranno affrontate riflessioni che spaziano dal Coronavirus alla sostenibilità per rilanciare il Paese. E poi il ruolo dei sindaci come ‘riserva’ della Repubblica, la salute nelle città e la sfida del recovery fund.
Il sindaco Federico Sboarina ha partecipato alla cerimonia di apertura, tenutasi alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono intervenuti il presidente del Consiglio Nazionale Anci Enzo Bianco e, successivamente, il presidente Anci Lazio e sindaco di Monterotondo Riccardo Varone, il sindaco di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico. I lavori sono proseguiti con l’illustrazione della relazione all’assemblea da parte del presidente Anci Antonio Decaro.
“I sindaci sono sempre i primi a metterci la faccia e gli ultimi ad essere interpellati – ha detto Sboarina -. Durante questa emergenza sanitaria sono stati molti gli esempi di decisioni prese lontane dai territori e poi da applicare nelle città. Misure che i sindaci, con grande senso delle istituzioni, hanno sempre applicato, dimostrandosi operativi, collaborativi e mai oppositivi. L’occasione dell’assemblea e della vetrina nazionale, con la presenza del Capo dello Stato, è utile per ricordare e sottolineare che i territori, senza ristoro economico da parte dello Stato, soffocano. Lo sappiamo bene noi sindaci che ogni giorni siamo vicini ai cittadini e riceviamo le loro richieste di aiuto. Ci si rialza tutti insieme, nessuno escluso. Non lasciateci con le mani legate, sono molti i settori in cui servono interventi. I 98 sindaci veronesi e i 7 dei capoluoghi veneti, al di là dell’appartenenza politica, da marzo stanno lavorando in squadra e i risultati ci sono stati. L’unità che chiede il presidente Mattarella è l’esempio della buona amministrazione che in Veneto è già in atto. Abbiamo già dimostrato, con le nostre amministrazioni locali, di essere una ‘riserva’ essenziale per il Paese e una sponda sicura per le rispettive comunità”.