Uno spazio dove la cultura può esprimersi in tutte le sue forme e parlare ad un pubblico variegato, in particolare il più giovane e curioso.
L’antica Dogana ai Filippini apre per la prima volta dopo il Covid e lo fa con la tre giorni del Bridge Film Festival, la rassegna promossa da Diplom Art con la collaborazione del Canoa Club e il patrocinio del Comune.
Giunta alla settima edizione, l’iniziativa di quest’anno, organizzata nel rispetto delle misure anti contagio, racconta, attraverso documentari e cortometraggi, il legame tra la Generazione Z, ovvero i giovanissimi del terzo millennio, e la loro terra.
Un binomio che trova il plauso dell’assessore alla Cultura Francesca Briani, che questa mattina ha partecipato alla presentazione della rassegna.
“Un festival sensibile ai temi dell’ambiente e che parla ai giovani non può che trovare tutto il sostegno dell’Amministrazione- ha detto l’assessore Briani -. In un momento particolare come questo, dove anche il mondo della Cultura soffre per gli effetti della pandemia, queste iniziative sono importantissime per ritornare alla vivacità culturale che da sempre contraddistingue la nostra città. Lo chiedono i veronesi, ma serve anche per i turisti che stanno tornando in città, con numeri in crescita che ci fanno ben sperare”.
La rassegna parte giovedì 9 luglio per concludersi sabato. In programma anche eventi collaterali, una raccolta fondi e performance di danza in apertura di ogni serata.
Oltre all’assessore Briani, in Dogana erano presenti Luigi Spellini, presidente del Canoa Club, Ginevra Gadioli, presidente dell’Associazione Culturale Diplom Art e ideatrice del Festival, Roberto Bechis, presidente del Circolo del Cinema.
Tutte le informazioni e il programma completo dell’iniziativa sul sito www.diplomart.org.