Ha avuto un seguito positivo la segnalazione de “Il Giornale dei Veronesi” (https://ilgiornaledeiveronesi.it/rubriche/laltra-verona/laltra-verona-sporcizia-davanti-allex-seminario-vescovile-minore/, pubblicata il 25 gennaio 2022) riguardo alle indecenti condizioni della piazzola davanti al cancello d’ingresso dell’ex seminario vescovile minore, tra le vie Bartolomeo Bacilieri e Lugagnano, a San Massimo.
Un nuovo sopralluogo ha permesso di constatare una generale ripulitura di quanto vi era stato abbandonato da incivili (sacchi e cartoni di rifiuti, immondizie varie, recipienti d’olio esausto ecc.). Così, mentre la riqualificazione del vasto complesso interno è ancora in alto mare, almeno l’aspetto esteriore d’accesso può dirsi consono agli illustri trascorsi formativo-religiosi.
Rimane comunque un biasimo per le impietose condizioni della targa in marmo d’intitolazione della via al cardinale Bartolomeo Bacilieri, deceduto cent’anni fa, il 14 febbraio 1923.
Nato a Molina di Breonio (Verona) il 28 marzo 1842, obbedì ai superiori che lo inviarono a studiare teologia all’Università Gregoriana, a Roma. Fu poi ordinato sacerdote nella basilica di San Giovanni in Laterano, il 27 dicembre 1864.
Ripresa la via di Verona, ricoprì per vent’anni il ruolo di titolare della cattedra di Teologia dogmatica in seminario. Divenne coadiutore con diritto di successione del cardinale Luigi di Canossa dal 1888 e, dopo la morte di quest’ultimo, vescovo dal 1900 fino al suo decesso. Papa Leone XIII lo elevò a cardinale col titolo di San Bartolomeo all’Isola nel concistoro del 15 aprile 1901 e partecipò a tre conclavi che elessero papi Pio X (1903), Benedetto XV (1914) e Pio XI (1922).
Il suo corpo è stato tumulato nella cattedrale di Santa Maria Assunta (nota come cattedrale di Santa Maria Matricolare), davanti al tornacoro. E proprio nel duomo della città scaligera, il 13 febbraio scorso, il vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, ha presieduto una messa di suffragio in sua memoria.
Nessuno s’è finora accorto e men che meno occupato, però, del restauro dell’epigrafe della via dedicata al cardinale dei tre conclavi, ridotta in pessimo ed irrispettoso stato, con parte di marmo mancante e crepata.
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi