Il lupo perde il pelo ma non il vizio… È il caso degli imbrattatori seriali di pareti esterne altrui che non demordono dal loro agire vandalico.
L’ennesimo pessimo esempio delle loro bravate è vedibile sul lato del muro perimetrale d’un edificio che s’affaccia sulla fontana dell’Arsenale, tra piazza Sacco e Vanzetti e lungadige Cangrande, nelle vicinanze del ponte di Castelvecchio.
La mano nociva di qualche anonimo s’è sfogata con scritte volgari e sgorbi insulsi che hanno deturpato l’intera cinta laterale, con il costo dell’eventuale ripulitura sul groppone degli stessi danneggiati (a meno che qualche videocamera di sorveglianza non abbia registrato l’azione da fanfaroni dello spray).
Sarebbe interessante conoscere il grado di soddisfazione di questi tizi durante simili malefatte ed il loro morboso autocompiacimento al tornare, magari, sul luogo del… “delitto”. Così, anche per la curiosità di sapere cosa passa per la testa a quanti si cimentano in tali spacconate da teppistelli annoiati che, comunque, nuocciono al prossimo…
Servizio e foto di Claudio Beccalossi