Le mascotte dei Giochi Olimpici e Paralimpici, in tour nelle sedi di gara, hanno fatto tappa a Palazzo Barbieri. Ad accoglierle il sindaco Damiano Tommasi, i campioni olimpici Fulvio Valbusa, Roberto di Donna e una settantina tra bambini e bambine della scuola primaria Segala. L’Arena di Verona nel 2026 ospiterà il 22 febbraio la Cerimonia di Chiusura delle Olimpiadi Invernali e il 6 marzo quella di Apertura delle Paralimpiadi Invernali.
Un primo festoso momento carico di significato, in cui si è sottolineato quanto lo sport sia inclusivo, di tutti e per tutti. È quello vissuto oggi da una settantina di bambini e bambine della scuola primaria Segala che hanno incontrato per la prima volta gli ermellini Tina e Milo, mascotte ufficiali delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali 2026. Ad accoglierli con loro in Sala Arazzi a Palazzo Barbieri anche il sindaco Damiano Tommasi e i campioni olimpici veronesi Fulvio Valbusa e Roberto Di Donna.
“Nel 2026 ospiteremo le cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi, i cinque cerchi passeranno a Verona per la prima volta scrivendo la storia della città – ha detto il sindaco Damiano Tommasi -. È già da qualche anno che gli atleti si stanno preparando a questo evento di portata mondiale, e anche noi ci stiamo proiettando verso quei due momenti storici. Sono infatti in corso gli adeguamenti dell’Arena necessari ad ospitare la manifestazione insieme alla società infrastrutture di Milano-Cortina che sta pianificando gli interventi e le tempistiche di attuazione.
Sarà un grande coinvolgimento per Verona, tantissime persone arriveranno nella nostra città e ne scopriranno le bellezze, una sfida che sarà anche importante riguardo al tema dell’accessibilità. Noi tutte e tutti avremo la fortuna di vivere in diretta questo momento, e vedere tanti paesi e numerose culture insieme e accomunati dallo stesso obiettivo. Partecipare ad una olimpiade, come ci insegnano i campioni Flavio Valbusa e Roberto Di Donna presenti oggi, richiede studio, lavoro e allenamento continuo, e uno degli insegnamenti più belli che lo sport ci dà, è che il risultato arriva dopo l’impegno. L’augurio che rivolgo a tutti e a tutte è dunque di appassionarsi allo sport, una tra le più belle esperienze della vita, e spero che, grazie ai giochi olimpici, possa anche cambiare e crescere la visione dello sport.”.
A palazzo Barbieri era presente anche il team Educational del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, tra cui l’ex pattinatrice azzurra Valentina Marchei ora responsabile del Programma Ambassador che ha condotto l’incontro coinvolgendo i piccoli ospiti. Un vero e proprio abbraccio caloroso, anche fisicamente a fine incontro per i due simpatici ermellini, i due campioni olimpici e il sindaco Tommasi.
“L’evento del 2026 è ormai molto vicino ed è bellissimo tornare a Verona – ha detto Fulvio Valbusa -. Ricordo ancora il momento in cui ho avuto l’onore di portare la fiaccola olimpica in piazza Bra durante i Giochi di Torino nel 2006, quindi penso che ospitare la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi sia qualcosa di straordinario. Sono eventi sportivi che hanno sempre avuto un qualcosa di magico, e sono convinto che anche Verona lo sarà durante questi eventi”.
“Il movimento paralimpico ha avuto una grande espansione – ha affermato Roberto Di Donna – e sono molto felice perché permette ai ragazzi e alle ragazze con diverse abilità di poter gareggiare. È un momento straordinario e sono contento che si possa dare un tale rilalto a questa manifestazione”.
Le mascotte di Milano Cortina 2026. Tina, dal manto chiaro, incarna l’energia dei Giochi Olimpici, mentre Milo, dal manto bruno, sarà il volto dei Giochi Paralimpici. I loro nomi sono dei diminutivi che richiamano le città ospitanti: Tina da Cortina e Milo da Milano. La selezione delle mascotte è stata preceduta da una fase creativa che ha coinvolto attivamente gli studenti delle scuole primarie e secondarie, sotto la collaborazione del Comitato Organizzatore e del Ministero dell’Istruzione. Più di 1600 le idee valutate tra le quali è stata scelta quella dell’Istituto Comprensivo di Taverna, in provincia di Catanzaro. Gli ermellini, con la loro attitudine spigliata e propositiva, si prefiggono di trasmettere al mondo intero l’energia, l’entusiasmo e il calore dello spirito italiano contemporaneo veicolando valori di inclusione, solidarietà e determinazione che sono al cuore dei Giochi Olimpici e Paralimpici.