Occhi puntati su disegni, schede e spiegazioni, direttamente all’interno di uno dei prossimi cantieri che cambieranno il volto della città. Accompagnati da progettisti e tecnici. Oggi pomeriggio Palazzo Bocca Trezza ha aperto le sue porte e accolto la cittadinanza. E i più curiosi hanno potuto ammirare le bellezze del salone al piano terra, prima della trasformazione che prenderà il via entro un anno. Il progetto definitivo di riqualificazione dell’intero edificio storico, infatti, è pronto.
L’occasione per i veronesi è stata il secondo appuntamento di presentazione del dossier ‘VERONA 2022. La Cultura apre nuovi mondi’, dedicato a due dei capitoli portanti. Per Verona Capitale della Cultura benessere della persona e rigenerazione urbana viaggeranno sullo stesso binario. Durante il pomeriggio sono stati illustrati alcuni dei progetti che sono stati inseriti nella candidatura: la piattaforma virtuale del Club di Giulietta, l’esperienza del Tocatì, della Verona Minor Hierusalem, ma anche progetto Quid e associazione Cocai con l’Ars Lab.
I prossimi cantieri che verranno aperti al pubblico saranno l’ex Tabacchi, il 2 ottobre, e Castel San Pietro il 9 ottobre. È possibile prenotarsi inviando una mail all’indirizzo veronacultura22@comune.verona.
Durante il pomeriggio sono stati svelati i capitoli del dossier ‘Human Culture-La persona e la cura’ e ‘Community building – Rigenerare una città’. Il primo dedicato all’empowerment, ossia alle attività culturali come strumento di diffusione della capacità cognitive ed operative per lo sviluppo e il benessere delle persone. Ma anche ai legami sociali per la valorizzazione delle diversità e la coesione sociale. Il secondo capitolo, invece, sulla città quale bene comune di cui prendersi cura. Una Verona in divenire aperta a raccogliere le istanze di coloro che vogliono rendersi protagonisti del cambiamento.
All’incontro erano presenti il sindaco, gli assessori ai Lavori pubblici, all’Urbanistica e alla Cultura. Tra i relatori anche l’architetto Giovanni Castiglioni, che è intervenuto sul progetto di Palazzo Bocca Trezza, Giuseppe Giacon, vice presidente di A.G.A. Associazione Giochi Antichi, Anna Fiscale, presidente dell’associazione QUID, Paola Tessitore, direttrice della Fondazione Minor Hierusalem, Giovanna Tamassia, presidente del Club di Giulietta, e Giulio Saturni di Cocai.
“Abbiamo voluto questi incontri aperti alla cittadinanza proprio all’interno di alcuni dei 22 luoghi in cui presto partiranno i cantieri che cambieranno il volto della città – ha detto il sindaco -. Progetti che, insieme, hanno permesso di presentare la candidatura per Verona Capitale italiana della Cultura. E questa è già una vittoria, perché siamo riusciti a mettere insieme forze, competenze e risorse per un unico grande progetto che farà crescere la nostra città culturalmente e urbanisticamente. Questo Palazzo tra un anno sarà un cantiere e la sua valorizzazione e rigenerazione darà vita a nuovi uffici, spazi pubblici e condivisi. Un gioiello nel cuore di Veronetta. Un’operazione di riqualificazione che, come le altre in programma, porteranno sicurezza nei quartieri e nuovi luoghi di vita vissuta. Progetti veri che hanno un unico obiettivo, il bene comune inteso come persone e spazi urbani”.
“Dopo l’incontro all’ex Caserma Santa Caterina, dove verranno realizzati i depositi museali, abbiamo scelto Palazzo Bocca Trezza per questo secondo appuntamento – ha affermato l’assessore all’Urbanistica -. Qui era giusto presentare due dei capitoli centrali del dossier. Da un lato la crescita e il benessere della persona, con tanti progetti che dimostrano la vitalità, il fermento e l’operosità di Verona, dall’altro la rigenerazione urbana. Due temi che corrono sugli stessi binari in direzione Verona Capitale della Cultura 2022”.
“Un altro appuntamento per scoprire, passo dopo passo, il corposo dossier depositato a fine luglio per la candidatura di Verona a Capitale italiana della Cultura 2022 – ha concluso l’assessore alla Cultura -. L’invito, anche ai prossimi incontri, è rivolto a tutta la città. I veronesi, grazie a questi pomeriggi di condivisione, potranno scoprire progetti e iniziative, così come incontrare istituzioni, enti e realtà che hanno contribuito a questo percorso, mettendo insieme idee e competenze per il futuro di Verona”.