Dopo anni d’imbarazzante abbandono e promesse istituzionali mancate, s’è smosso fattivamente l’interesse burocratico per le vestigia del tempio di Giove Lustrale (risalente al I secolo) che languiscono da anni nei Giardini Emilio Moretto “Bernardino”, comandante partigiano eroe della Resistenza veronese (1915-1992). Spazio verde alquanto trascurato e privo di qualsiasi panchina (quelle prima presenti, malridotte, sono state tolte definitivamente e mai sostituite) che forma una sorta d’isolotto tra i due opposti sensi di marcia di viale dei Partigiani e di via Francesco Torbido, nel piazzale del Cimitero monumentale.
Dei pannelli apposti su un blocco di marmo del complesso informano sull’impegno operativo in atto e sulle misure di prevenzione ed antinfortunistiche che gli addetti ai relativi lavori devono rispettare.
Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. Tempio di Giove Lustrale. Linee per un progetto di tutela e valorizzazione. Finanziato da Società Dante Alighieri Verona. Impresa esecutrice Episteme di Marina Cherubini. Alta sorveglianza dott. Brunella Bruno funzionario archeologo. Sabap VR. RO.VI. Aut. Sabap 38234 del 18/12/2023.
Un altro cartello, scritto in qualche maniera a mano, ammonisce “Veleno. Non toccare le pietre”, forse perché queste ultime trattate con particolari sostanze pertinenti ai restauri ma nocive alla salute.
Con tale intervento di salvaguardia attuato “sul campo” il tempio pagano troverà, quindi, la sua collocazione definitiva, nonostante quanto deciso all’unanimità senza alcun seguito concreto, dalla Commissione Sesta del Comune di Verona della passata amministrazione, di trasferire gli elementi architettonici in qualche altro luogo più facilmente raggiungibile, soprattutto dai turisti. Erano stati suggeriti come probabili posizionamenti, allora, i giardini di lungadige San Giorgio od il Parco Santa Marta. Tutto rimasto lettera morta fino al recente decisionismo rimboccamaniche.
L’assegnataria Marina Cherubini (titolare, direttore tecnico e legale rappresentante del laboratorio “Episteme” – https://www.marinacherubini.com/ – ) è attiva nel restauro dal 1985, con vari settori di specializzazione (affreschi, paramenti murari, lapideo, mosaici) e particolare attenzione al sapere della materia, all’azione di gruppo, ai supporti esterni ed agli studi scientifici e storici. Un lavoro dai delicati presupposti che prosegue, su un versante diverso, la versatilità del nonno pittore Angelo Zamboni (Verona, 31 ottobre 1895 – Verona, 1° febbraio 1939).
Se il tempio di Giove Lustrale è ora sottoposto all’attesa preservazione rivalutativa, sarebbe utile un’incombenza parallela nei riguardi dei giardini e delle sue pertinenze pedonali (utilizzati da rari passanti), invasi da erbe ben poco nobili. Lo stesso supporto dell’ormai sudicia lastra marmorea d’intitolazione ad Emilio Moretto “Bernardino” si trova in condizioni instabili, piegato all’indietro. Qualche responsabile verifichi la circostanza ed intervenga prima del suo cedimento, con probabile rottura della stele.
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi