Il Covid-19 ha causato molti problemi non solo in termini medici e sanitari, ma anche economici. Se ne sono rese conto le famiglie e le aziende, che hanno dovuto fare i conti con periodi complicati come il lockdown, e con situazioni impattanti come il crollo di certi settori. In realtà le conseguenze sono state meno tragiche del previsto, sebbene non si possa ovviamente parlare di situazione positiva. Di contro, ci sono alcune strade che possono essere battute, come nel caso dell’export e dei legami commerciali in generale con l’estero. In Europa sono molti i paesi in cui si può investire. Da questo punto di vista, uno dei mercati potenzialmente più interessanti è quello greco. Vediamo dunque alcuni consigli per ripartire e un approfondimento sulla Grecia.
I consigli per ripartire dopo la crisi sanitaria
Prima di esportare all’estero, bisogna fare alcune importanti modifiche strutturali in azienda. Il primo consiglio vale non solo in tempi di Covid-19 e di crisi economica, ma in generale: meglio imparare il prima possibile come ridurre le spese, tagliando i costi superflui e riducendo quelli che impattano di più sul bilancio aziendale. Ci sono delle figure professionali apposite, che possono essere ingaggiate per analizzare ad esempio la supply chain e per individuare le fasi da riallineare, e i passaggi da “snellire”. Inoltre, è il caso di ridurre le giacenze nel magazzino, in quanto queste hanno un costo in termini di spazio occupato. La strategia migliore è limitare al minimo le giacenze dei prodotti meno richiesti, ma proteggendo quelli più gettonati, per evitare la rottura di stock. In secondo luogo, bisogna fare un’attenta analisi delle risorse in azienda e studiare quali servono e quali no: basti fare l’esempio dei macchinari, dato che quelli non usati possono essere venduti, per rimpinguare le casse sfruttando gli ammortamenti.
Grecia, prospettive e scenari di collaborazione
Una volta sistemata la propria azienda, si può pensare di guardare all’estero, partendo magari dai paesi più vicini. Il mercato greco sta diventando sempre più importante, dunque il consiglio per gli imprenditori è di allacciare dei rapporti commerciali con questo paese. Per prima cosa, è bene bypassare il gap linguistico: in questo modo si potranno trovare fornitori e partner. Anche in questo caso ci si può rivolgere ad aziende specializzate, con professionisti esperti: grazie alla traduzione in greco con Global Voices ad esempio, si possono superare agevolmente i problemi linguistici e occuparsi direttamente della parte business. Si può dunque partire con lo studio a monte dei mercati, della cultura greca e dei gusti del target, che potrebbero essere diversi da quelli italiani. Naturalmente ci sono dei settori che spiccano, e che più di altri possono proporre delle ottime prospettive agli imprenditori che desiderano approcciare il mercato greco. Si fa ad esempio riferimento al comparto della frutta, dato che c’è molta richiesta ma le aziende greche sono poco organizzate, e dunque c’è spazio per inserirsi. Un altro mercato di grande prospettiva è quello dell’energia, visto che fra Italia e Grecia da questo punto di vista si sono creati dei legami molto stretti. Di conseguenza, ci sono diverse opzioni che le imprese italiane possono sfruttare.