Ci eravamo lasciati a inizio ottobre (https://ilgiornaledeiveronesi.it/borsa-di-milano-poche-sorprese-nel-terzo-trimestre-2020/) con la conferma che duraturi e lunghi periodi di crescita dei corsi ci sarebbero stati solo a fronte dihttps://ilgiornaledeiveronesi.it/borsa-di-milano-un-secondo-trimestre-2020-a-v-2/ una chiara strategia di uscita dall’emergenza sanitaria, e così è stato. Dopo una prima parte di quarto trimestre caratterizzata da forte sensibilità alla “seconda ondata” di Coronavirus, le buone notizie relative ai vaccini hanno radicalmente mutato le prospettive di Borsa, rilanciando quotazioni e speranze. Il nostro FTSE-MIB, infatti, dopo gli annunci della casa farmaceutica Pfizer (seguita da Moderna), ha iniziato una forte correzione positiva che l’ha portato a chiudere il periodo a quota 22.232 (a solo 5 punti dai livelli di inizio anno), dopo aver segnato un minimo del trimestre a fine ottobre a 17.800 circa.
Cosa aspettarsi per il 2021?
Secondo molti, grazie alle prospettive di un ritorno alla normalità post-Covid, ripresa economica e dei mercati dovrebbero farla da protagonisti nella prima metà dell’anno. Non mancheranno, comunque, in questo scenario, probabili veloci correzioni nei corsi. Recovery Plan e nuovi piani fiscali USA sono, poi, in arrivo; le Banche Centrali, inoltre, rimangono accomodanti. Crescita meno sostenuta del previsto, ritardi nell’uscita dallo stress pandemico (terza ondata o problemi nelle vaccinazioni) o ridimensionamenti dei citati piani europei e americani, potrebbero essere, invece, i principali rischi. Inflazione e politiche monetarie meno espansive sono, al momento, timori molto lontani. In sintesi: non è certo che sarà tutto oro, quello che oggi luccica!
Di seguito si riportano alcuni risultati dei principali indici della nostra Borsa al 30 dicembre (fonte www.borsaitaliana.it):
FTSE MIB: 22.232 (-5,4% da fine 2019),
FTSE ITALIA ALL-SHARE: 24.202 (-5,6% da fine 2019),
FTSE ITALIA MID CAP: 38.091 (-5,7% da fine 2019),
FTSE ITALIA SMALL CAP: 21.486 (-4,6% da fine 2019).
Tra i titoli migliori del FTSE MIB da inizio anno si confermano ancora quelli legati al mondo della medicina e farmaceutica come Diasorin (+47%) e Amplifon (+32%). Si riafferma, anche, tra i finanziari Nexi (+32%). Bene anche Interpump (+43%) e Prysmian (+35%). Con perdite attorno al 50% ci sono, invece, Saipem (-49%) e Leonardo (-43%). Male anche Bper (-51%).