Nel periodo gennaio-agosto 2020, le giornate di presenza turistica (pernottamenti nelle strutture ricettive) nella provincia di Verona sono state poco meno di 5 milioni, contro i 13,5 milioni rilevati nello stesso periodo del 2019. La flessione è stata pari a -63,0%.
Dopo un avvio d’anno positivo (con aumenti delle presenze nei mesi di gennaio e febbraio), l’emergenza Covid-19 e il lockdown da marzo a maggio hanno causato un calo importante, soprattutto per quanto riguarda i turisti stranieri (complessivamente, negli otto mesi considerati, le presenze sono diminuite del 71,6%). Le presenze di turisti italiani hanno subìto una flessione più contenuta (-32,7%), con una lieve ripresa a partire dal mese di luglio (+0,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), più significativa in agosto (+23,0%)
L’area del Lago di Garda ha “perso” nei primi otto mesi dell’anno 6,5 milioni di giornate di presenza (-62,8%). Anche in questo caso, il calo maggiore si è verificato per gli stranieri (-70,3%), che costituiscono la quota più rilevante del turismo sul Lago di Garda (nel 2019, la quota da loro rappresentata è stata dell’83%). Le presenze di turisti italiani hanno registrato un calo del -22,8%. Da segnalare il risultato positivo dei mesi di luglio e agosto, quando le presenze degli italiani hanno messo a segno rispettivamente un +22,7% e un +41,3% rispetto agli stessi mesi del 2019.
Il resto della provincia (Comune di Verona più i comuni che non fanno parte dell’area del Lago di Garda) ha segnato un calo di presenze complessivo del -63,7% (-44,9% per gli italiani, -77,8% per gli stranieri).
Nel Comune di Verona si sono registrate nei primi otto mesi dell’anno quasi 1,3 milioni di presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-68,0%); la diminuzione è stata più marcata per i turisti stranieri (-78,6%); più contenuta, ma sempre rilevante, quella degli italiani (-49,6%).