Invece di mettere in discussione le scelte fatte, il governo uscente per iniziativa del ministro Cingolani, mette in previsione la chiusura persino delle fabbriche. Ma non era lo stesso Cingolani che ci rassicurava dicendo che non avremmo avuto problemi per l’inverno? Certo che tutto questo per un Donbass o una Crimea dove la gente non ne vuole sapere di stare con Kiev è assurdo. Sicuramente gli obiettivi e gli interessi sono altri, altrimenti non si giustificherebbero scelte da kamikaze. Tutto questo diventa ancora più grave perché a farne le spese è il sistema produttivo italiano. Si stima la moria di centinaia di migliaia di imprese nei prossimi mesi. Mi auguro che il nuovo governo cambi rotta per non essere complice con l’attuale della distruzione del Paese.
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