I rappresentanti delle principali forze aeree del mondo si sono ritrovati sulla base aerea di Caluri, sede del 3° Stormo, il 26 e 27 ottobre per affrontare il duplice e delicato tema della sostenibilità ambientale e della condotta delle operazioni per assicurare la difesa del proprio paese e quella della comunità internazionale.
Sebbene molti delegati non abbiano potuto raggiungere l’Italia, grazie ai collegamenti in videoconferenza hanno comunque risposto all’appello dell’iniziativa promossa dalla Royal Air Force inglese (RAF) ossia la Global Air Forces Climate Change Collaboration(GAFCCC), che a sua volta discende dalprogramma presentato dal Governo Britannico nel dicembre 2020, con la pubblicazione “Energy White Paper – Powering our Net Zero Future“, con cui sono stabilite precise linee d’indirizzo finalizzate al completamento, entro il 2040, della transizione ecologica.
L’impegno dell’Aeronautica Militare (AM) e del 3° Stormo in questo particolare e innovativo ambito nasce a seguito dei due eventi Global Air Chief Conference – Inititive Kick Off e della sessione inaugurale della Global Air Force Climate Change Collaboration – Deputy Chiefs Meeting – entrambi ospitati a Londra nel 2021 – durante i quali l’AM ha assunto il ruolo di leadership nel Working Group Infrastructure & Estates, a testimonianza di un impegno green già avviato da tempo per raggiungere gli obiettivi di NET ZERO (zero emissioni) degli edifici nei propri sedimi e sviluppare il progetto Smart Energy Deployable Airbase (SEDA), incentrato sull’Independence Energy Unit Concept delle strutture mobili attestate al 3° Stormo e utilizzate per la realizzazioni di insediamenti aeronautici in Italia e all’estero.
Accolti dal Comandante, Colonnello Paolo Tamburro, i partecipanti hanno potuto assistere alla presentazione di diverse capacità operative dello Stormo, tra queste le opere realizzate all’interno del sedime aeroportuale e i futuri progetti utili alla transizione verde. In seguitola delegazioneha potuto visitare un campo allestito per un’esercitazione, nella quale sono stati sperimentati alcuni tipi di tensostrutture Smart Energy, equipaggiate con pannelli solari che permettono di alimentare tutte le apparecchiature elettriche riducendo in modo significativo le emissioni di CO2.
Tali iniziative, che pongono il 3° Stormo al centro del progetto dell’AM, rappresentano solamente l’ultimo esempio dell’impegno concreto dell’Arma Azzurra verso una Difesa sostenibile caratterizzata da processi gestionali e decisionali ispirati al rispetto dell’ambiente, senza per questo dover rinunciare alle peculiarità che caratterizzano la sua mission ovvero contribuire alla sicurezza del Paese e alla difesa degli interessi nazionali vitali.
di Francesco De Simone