A distanza di oltre due anni dall’esplosione dell’emergenza pandemica da Covid-19, lo scorso 29 ottobre, il Mediolanum Forum di Assago ha ospitato una réunion veramente speciale, alla quale ha preso parte anche una delegazione del 3° Stormo di Villafranca di Verona, guidata dal Comandante, Colonnello Paolo Tamburro.
In occasione del Noi Festival, raduno evangelico che ha chiamato a raccolta oltre dodicimila partecipanti provenienti da tutta l’Italia, la Samaritan’s Purse (SP), organizzazione umanitaria evangelica statunitense, ha voluto ritrovare tutti quelli che nel 2020 contribuirono all’allestimento di un ospedale da campo a Cremona, con 60 posti letto e 8 unità di terapia intensiva, offerto all’Italia per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e alleggerire la pressione cui erano sottoposte le strutture sanitarie lombarde in quei terribili giorni.
Per quest’incontro veramente unico e speciale, gli organizzatori hanno voluto che fossero presenti anche il Colonnello Francesco De Simone, allora Comandante del 3° Stormo, e il Capitano Laura D’Orso, che nel frattempo hanno lasciato Villafranca. Il saluto delle istituzioni è stato, invece, affidato al Senatore della Repubblica Lucio Malan e al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“Siamo grati all’Aeronautica Militare per il supporto decisivo che il personale del 3° Stormo ha assicurato al team della Samaritan’s Purse in quei giorni veramente difficili. Grazie alla vostra professionalità – ha dichiaratoFranklin Graham Presidente della Samaritan’s Purse – siamo riusciti a rendere operativo il nostro ospedale in pochissimo tempo. Si è trattato di un risultato eccezionale che mai eravamo riusciti a realizzare. E stasera – ha poi aggiunto – vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno collaborato con noi nei due mesi trascorsi in Italia per fronteggiare questa grave emergenza, dai medici agli infermieri, dai volontari della Protezione Civile ai tanti benefattori“.
Era, infatti, il mese di marzo, quello della prima ondata dell’emergenza, quando un team di personale (sanitario e logistico), materiali e attrezzature mediche della SP giunsero presso l’Air Terminal Operations Center del 3° Stormo sull’aeroporto di Verona Villafranca, con duevelivoli DC-8 della Samaritan’s Purse, a distanza di pochi giorni, il primo nella serata del 17 marzo, il secondo tre giorni più tardi. In entrambe le circostanze, ad accogliere la delegazione proveniente dagli Stati Uniti, c’erano il Comandante pro tempore dello Stormo, alcuni funzionari dell’Agenzia delle Dogane, rappresentanti della Protezione Civile di Cremona e una delegazione dell’advanced team della SP, guidato da Barnaba Ruggieri, giunto in Italia qualche giorno prima per eseguire sopralluoghi e rilievi propedeutici al montaggio dell’ospedale.
Iniziò subito una frenetica attività per il trasporto di oltre 20 tonnellate di materiali con mezzi e personale dello Stormo verso Cremona. Si lavorò senza sosta fino all’alba, per poi dare inizio al montaggio della struttura nell’area individuata presso il parcheggio dell’ospedale della città con un team specializzato nell’allestimento di assetti operativi campali. A distanza di solamente 36 ore dall’inizio del rischieramento, il primo paziente Covid entrava in terapia intensiva nella struttura appena completata. Alla fine saranno più di 280 i pazienti curati.
Per ricordare quest’importante risultato, tre settimane dopo l’arrivo in Italia – era il mese di aprile 2020 – una delegazione della SP aveva donato al 3° Stormo un banner con le firme di tutti quelli che avevano lavorato in quei giorni terribili ed una dedica speciale: “36 ore per costruire un ospedale e dare il primo respiratore al primo paziente in fin di vita è stato possibile grazie a voi. A noi. One mission, one team. Forever. Grazie”.
di Francesco De Simone