Continua con intensità l’attività di presidio del territorio da parte della Polizia locale nelle zone più sensibili della città, compresa Marghera. Sabato pomeriggio il dispositivo di sicurezza urbana, entrato in azione in abiti civili tra le via Rizzardi, Ulloa e limitrofe, e i piazzali Giovannacci e Sant’Antonio, ha intercettato, verso le 17.30, una coppia di etnia rom, una donna e un ragazzino, che, nel percorrere via Rizzardi in direzione Mestre, concentravano l’attenzione su case e palazzi della zona, saggiando anche l’apertura di alcuni portoni.
I sospetti degli operatori di trovarsi dinanzi a topi d’appartamento sono stati corroborati dal fatto che i sospetti, al passaggio di una pattuglia della Guardia di Finanza, cambiavano subito direzione imboccando via Ulloa. A quel punto gli agenti di Polizia locale hanno deciso di intervenire bloccando i due e identificandoli.
La donna è risultata essere una 26enne di nazionalità croata, all’ottavo mese di gravidanza e con decine di precedenti specifici per furti in abitazione, mentre il ragazzino, suo fratello, di 11 anni, vanta anch’egli svariate denunce per furti in abitazione. Nessun dubbio sul fatto che entrambi stessero cercando di mettere a segno qualche colpo: la donna aveva con sé la classica plastica utilizzata per l’apertura delle porte d’ingresso degli appartamenti, mentre il ragazzino, incaricato della custodia degli strumenti di effrazione, custodiva 2 cacciaviti e una chiave inglese nello zaino.
Al termine degli accertamenti la 26enne è stata denunciata per possesso ingiustificato di strumenti da effrazione in concorso con il minore, non imputabile. Della sua situazione è stata informata l’Autorità giudiziaria minorile.
Venezia, 15 luglio 2020