Questione arrivata alla fine. Le Mura Magistrali di viale Galliano diventano del Comune, il Demanio e la Soprintendenza hanno già autorizzato il trasferimento, manca solo la firma ufficiale.
Sono state, infatti, sanate le irregolarità che bloccavano il passaggio di proprietà e legittimate le opere esistenti di questa porzione di Mura. Di conseguenza, sbloccati anche i lavori alle piscine Lido.
La situazione drammatica delle piscine Lido era già stata segnalata da “Il Giornale dei Veronesi” il 18 febbraio con l’articolo:
“Piscine ‘Lido’ nello sfacelo da anni. Un flash mob per smuoverne il riassetto bloccato”
Con la sottoscrizione dell’atto, anche il nodo del centro natatorio sarà sciolto.
Progetto e finanziamento già a bilancio con quasi 3 milioni di euro, l’Amministrazione comunale potrà finalmente dare il via alla gara e ai lavori veri e propri. Come un cane che si morde la coda, il mancato trasferimento delle Mura, infatti, non consentiva il procedere della riqualificazione dell’area sportiva, tanto attesa dai veronesi.
E sono già in cantiere anche i passaggi di proprietà delle mura di via Ippolito Nievo, di Porta San Zeno e Porta San Giorgio. Un puzzle che va, via via, completandosi grazie alla regolarizzazione di tante piccole anomalie create in passato e consolidate negli anni.
Ad annunciare il trasferimento, questa mattina in diretta streaming, l’assessore al Patrimonio, dopo mesi di lavoro per arrivare all’ok di Demanio e Soprintendenza.
Leggi le dichiarazioni dell’assessore al Patrimonio
“A piccoli passi arriveremo al trasferimento completo, questo consentirà al Comune di riqualificare e utilizzare appieno le mura magistrali, un patrimonio storico-architettonico di 9 chilometri. È un’operazione di cui parlai per la prima volta nel 1999, quando ero amministratore a Palazzo Barbieri. Da allora nessuno riuscì a portare a casa questo risultato. Siamo orgogliosi del lavoro fatto assieme agli uffici dell’Edilizia privata per regolarizzare tutta la scheda relativa alle piscine Lido. E ora di arrivare al trasferimento definitivo frutto della collaborazione con il Demanio e la Soprintendenza, che ringrazio”