Impossibile non scorgere il baracchino, al lato destro (direzione centro città) di viale del Lavoro, poco prima del semaforo all’intersezione con viale dell’Agricoltura.
Inattiva da tempo, era un’edicola che campava bene quando le notizie erano pubblicate il giorno dopo su carta stampata e non venivano velocemente diffuse in rete. Poi, con l’evoluzione di canali e modalità informativi, col proliferare delle testate online e con conseguente drastico calo delle vendite di giornali e riviste, ha tenuto duro finché ha potuto, probabilmente fino al pensionamento dell’anziano addetto ed all’ultima chiusura delle serrande, quella del de profundis…
Ciò che resta, ora, è il chiosco lentamente nel degrado, usato impropriamente da… vespasiano e, quindi, maleodorante d’orina. Rimangono miracolosamente preservati un paio di murales ma teloni ed onduline di plastica protettivi da sole e pioggia stanno cedendo all’incuria strappandosi.
Non è certo un complessivo bel vedere, soprattutto nell’area a tu per tu con Veronafiere, polo attrattore internazionale di operatori e visitatori. Per questo è perlomeno strano che nessuno si sia finora occupato di “bonificare” il contesto da quella baracchetta ormai inutile. A meno che qualche “illuminato” (burocrazia o chissà chi o cosa permettendo) non abbia intenzione di trasformarla in una sorta di infopoint degli eventi fieristici o, meglio ancora, delle opportunità turistiche cittadine in prossimità dell’uscita dal casello autostradale di Verona Sud.
Intanto, aspettando che forse qualcosa si smuova, l’edicola in… pensione fa da vecchiotta sentinella al traffico ed ai passanti, venendo sì e no ripagata da questi con distratti sguardi d’abitudine o d’indifferenza.
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi