Curioso invito ai postini sul portone esterno in legno e ben sprangato al civico 18 d’un edificio vetusto ma alquanto male in arnese in via Cigno, arteria di collegamento tra lungadige San Giorgio (e via Sant’Alessio e piazzetta Santo Stefano) e via Giovanni Battista Moschini (dove hanno sedi il liceo scientifico “Girolamo Fracastoro” e l’istituto tecnico “Marco Polo”).
“La posta di questa casa gettarla sopra la grata. Grazie”. È lo stringato imperativo per portalettere e spedizionieri che devono recapitare corrispondenze e quant’altro di ridotte dimensioni all’indirizzo in questione.
Qualche passante in vena di spiritosaggini, letta l’indicazione apposta sull’uscio, ha scritto in un angolo in basso a destra una sua perplessità: “E se il corriere fosse nano?”. O, meglio, se l’addetto alle consegne di turno fosse basso di statura al punto da non riuscire a raggiungere con la mano gli spazi tra le sbarre per lasciarvi dentro la posta?
Non gli resterebbe che il… tiro a segno, cioè il lancio di missive od involucri cercando di farli passare all’interno. Extrema ratio di chi, operatore postale, non può contare su una banale cassetta della posta collocata in posto consono e facilmente usufruibile.
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi