Persistono e, anzi, aumentano le situazioni di degrado a margine di strada del Vignale, congiunzione secondaria di proseguimento di strada Le Grazie, tra la zona del Policlinico di Borgo Roma e Ca’ di David.
Le circostanze, già riferite da “Il Giornale dei Veronesi” (il 15.09.2021, https://ilgiornaledeiveronesi.it/rubriche/laltra-verona/laltra-verona-incivili-che-riversano-detriti-sul-luogo-dun-omicidio/ ed il 20.01.2022 https://ilgiornaledeiveronesi.it/rubriche/laltra-verona/laltra-verona-incivilta-e-disperazione-in-strada-le-grazie/), non sono ancora state risolte, come d’obbligo, dagli organi istituzionali.
Così, continua imperterrito il riversamento di materiali di scarto edilizio (tra cui nocive coperture in eternit) in uno spiazzo laterale dove, nella notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio 2002, venne commesso un omicidio (ricordato da una targa semioccultata dalla vegetazione).



Valutato il ripetersi del “fenomeno” doloso d’abbandono di laterizi, detriti e rifiuti speciali, andrebbe considerata la collocazione di videocamere di sorveglianza con debito avviso che possa scoraggiare i malintenzionati.
Stesso discorso pure poco più avanti, a destra, in direzione di Ca’ di David. Anche qui sono stati scaricati vari avanzi di moduli in cemento e quant’altro, in spregio a leggi e civiltà..




Poco dopo, sulla sinistra (sempre verso la frazione), a ridosso di un’area di competenza del Consorzio di Bonifica Agro Veronese Tartaro e Tione, permane il paradossale accampamento messo su dalla disperazione di ignoti, non si sa se ancora frequentato o meno. La constatazione del “riparo”, accanto ad indumenti appesi, rifiuti, ciarpame e rottami (anche quelli d’una bicicletta), lascia attoniti, anche perché in un’area isolata, inselvatichita, comunque proprietà di qualcuno (con orecchie da mercante?)








Possibile che queste evidenze d’allarme inquinante e di sopravvivenze disgraziate non smuovano apparati competenti di sicurezza e controllo od ecologico-sociali del territorio?
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi