Un minuto di silenzio per esprimere la vicinanza della comunità di Verona a tutte le vittime civili dei conflitti in corso in Israele. È quanto è stato osservato durante la seduta di questa sera su richiesta del presidente del Consiglio comunale Stefano Vallani.
Un momento di raccoglimento sollecitato in primis dal consigliere Alberto Bozza per conto del gruppo consiliare di Forza Italia, e immediatamente accolto dall’Amministrazione, con la risposta scritta del sindaco Damiano Tommasi in cui si precisa: “Oggi in Consiglio comunale verrà osservato un minuto di silenzio per esprimere la vicinanza della comunità di Verona a tutte le vittime civili dei conflitti in corso, ai familiari e a quanti subiscono in queste ore l’orrore della guerra e il suono terribile delle armi.
Riteniamo che il confronto con le comunità presenti sul nostro territorio sia la via, che specialmente in questo momento di ferita aperta, possa guidarci verso gesti e simboli rispettosi del grave susseguirsi delle tragiche notizie.
Nei prossimi giorni continueranno i colloqui e il coordinamento anche a livello nazionale su iniziative che, riteniamo, debbano avere come primo obbiettivo la ferma posizione di rifiuto di ogni forma di violenza.
Sappiamo quanto le parole in questo momento abbiano un peso sempre maggiore e per questo riteniamo che momenti di silenzio come quello che rispetteremo in Consiglio Comunale siano più consoni e rispettosi di dolore e sofferenza che non trovano oggi conforto”.
“Un minuto di silenzio – ha evidenziato in aula il presidente Stefano Vallani – per le vittime civili del conflitto in corso israelo-palestinese. Il silenzio sia anche di vicinanza a chi è costretto a vivere in quella tremenda situazione”.
Durante i lavori dell’aula il sindaco Damiano Tommasi è intervenuto per dare risposta a due domande di attualità poste dal consigliere Paolo Rossi, del gruppo consiliare Verona Domani, in merito alle scelte dell’Amministrazione su: installazione Stella cometa e realizzazione presepi il prossimo Natale, e nuovo stadio per gli Europei 2032.
Stella cometa e presepi. “La caduta della Stella è stato uno dei momenti più difficili per l’Amministrazione – ha evidenziato il sindaco Tommasi –. Il crollo del basamento fortunatamente non ha coinvolto nessuna persona, ma al di là di questo è seguito poi il sequestro e tutt’ora vi è un indagine in corso con risvolti penali. Quindi, per rispetto dell’autorità giudiziaria abbiamo mantenuto un atteggiamento di riserbo sulla situazione. Il dissequestro è avvenuto di recente e solo dopo si è potuto pensare di interloquire con Fondazione per l’Arena, proprietario della Stella, con la quale si è già avviato un colloquio per analizzare il danno e l’intervento che è necessario non solo per la sistemazione del basamento ma anche per la manutenzione del resto della Stella. E’ ferma intenzione si questa Amministrazione riportare la Stella al suo posto se si ravvisano tutte le condizioni di sicurezza necessarie, in particolare, visti i recenti accadimenti, nelle fasi di montaggio e smontaggio. Come è sempre stato sarà poi necessaria l’autorizzazione della Sovrintendenza. Se non fosse possibile il montaggio per questo Natale e ferma intenzione dell’Amministrazione che la Stella torni al più presto, a partire dall’anno prossimo. Per quanto riguarda i presepi, invece, non vi è alcun intoppo, se non il fatto che ci sono dei lavori nel loggiato della Gran Guardia per gli infissi, ma credo nulla che può inficiarne la realizzazione”.
Nuovo stadio Europei 2032. “L’assegnazione all’Italia insieme alla Turchia dell’organizzazione del campionato europeo 2032 non è un fatto da far passare in secondo piano, visto che è da ‘Italia ’90’ che non avviene un grande avvenimento sul nostro territorio di carattere calcistico, se non la fase degli Europei di calcio 2020 che erano però diffusi su tutta Europa. Questo avrà sicuramente un ritorno importante in termini di opere, ancor più rilevante se si considera la possibilità che Verona possa diventare nel 2032 possibile sede di questa organizzazione. Un impegno che abbiamo già preso in sede di candidatura nei confronti della FIGC e quindi di avere per il 2032 uno stadio che sia adeguato agli standard europei. La variabile che è una novità rispetto alle attese è la doppia sede, con la distribuzione delle partite su due Paesi. E’ quasi certo che non saranno le dieci città sede degli europei ma si dovrà fare una selezione sulle città candidate. Per essere tra queste dobbiamo avere uno stadio adeguato, cosa che oggi non è. Per la città di Verona il vero scatto in avanti è pensare però ad avere uno stadio adeguato per il 2050 e non la sistemazione di una struttura modello ‘Italia ‘90’. Uno stadio dedicato esclusivamente al calcio non lo pensa nemmeno il Real Madrid, che ha circa 40 partite della squadra di calcio sul campo di casa. Hanno puntato alla ristrutturazione del Bernabeu per avere circa 200 eventi nella struttura durante l’anno proprio per rendere sostenibile l’investimento. Verona ha delle carenze strutturali importanti, non ha un Palazzetto adeguato alle competizioni europee della pallavolo e pallacanestro perché la struttura ha una capienza di 5 mila posti; non ha un luogo al chiuso che possa ospitare eventi di grandi dimensioni con numeri superiori alle 10/12 mila persona che possono essere attualmente accolte dall’Arena; non ha nemmeno quella tradizione calcistica che ci possa consentire di avere nella nostra città più di quei 30 eventi che oggi si fatica a raggiungere.
Quindi, puntiamo alla possibilità di costruire uno stadio dove organizzare concerti, che si possa chiudere, con il campo retraibile. Un progetto per la città, non tanto per il calcio”.
I lavori del Consiglio comunale sono proseguiti con l’esame delle delibere in programma.
APPROVATO IL PIANO URBANO DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE
Approvato, con 26 voti favorevoli e 3 astenuti (consiglieri Bertaia, Rossi, Zavarise), il Piano urbano della mobilità sostenibile, un documento fondamentale per partecipare ai bandi europei e aggiudicarsi i fondi per le infrastrutture e politiche di mobilità.
Rispetto al Pums redatto in prima battuta dalla precedente Amministrazione, insieme alla Società Sintagma S.r.l. di Perugia che si è aggiudicata il bando, quello approvato dal Consiglio comunale di questa sera presenta significative modifiche, recepite in fase di raccolta delle osservazioni e delle segnalazioni delle circoscrizioni e attraverso il contributo delle associazioni del territorio.
Il percorso e il futuro della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico sarà rimodificato in coerenza con il Piano di assetto del territorio, la cui revisione partirà a breve.
“La cosa più importante è farle le cose, non disegnarle. Questo significa aprirli i cantieri, anche impattanti come possono essere quelli della Filovia, ma bisogna realizzarle le opere – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari –. A Verona si parla di Traforo da anni e nulla è mai stato fatto. In un anno questa Amministrazione ha già avviato un percorso che punta a fare e non solo a parlare delle infrastrutture di cui necessita il nostro territorio. La scelta della nuova Amministrazione di non azzerare l’iter già avviato in passato ma di proseguirlo modificandolo in corso d’opera va nella direzione non solo di dare alla città tutti gli strumenti per rivedere e migliorare la mobilità cittadina, spostamenti, mezzi e infrastrutture, al fine di promuovere gli spostamenti sostenibili, ma anche di metterla nelle condizioni di ottenere investimenti e accedere a fondi europei per realizzarne le opere, che devono far parte di una progettualità.
Le scelte sui futuri investimenti e progettualità infatti non potranno prescindere da una visione organica che tenga in considerazione opere strategiche già in cantiere o in procinto di esserlo: l’entrata in funzione della filovia, dalla futura rotatoria a Porta San Giorgio, la sistemazione complessiva di tutto il nodo di Porta Vescovo, l’unificazione del sottopassi di via Città di Nimes, le rotatorie su via Forte Tomba, su Stradone Santa Lucia e via Albere e all’uscita della bretella T4-T9 in zona Stazione Porta Nuova. Ci sono ampi margini di miglioramento, ma la nostra intenzione è di procedere ed eventualmente rivedere con successivi passaggi gli interventi che potranno risultare in futuro necessari. La visione c’è e soprattutto abbiamo la volontà di iniziare subito a realizzarla. Noi le opere le vogliamo fare, tante, per cambiare davvero la città. Abbiamo bisogno di accellerare”.
Le principali modifiche al Pums riguardano: aumento delle Zone 30, un maggior sviluppo dei dell’abbattimento delle barriere architettoniche, l’utilizzo dell’urbanismo tattico, il potenziamento della sicurezza stradale davanti alle scuole con interventi di tipo strutturale, l’attuazione di precise politiche di mobility management aziendale.
La conclusione del percorso del PUMS consente inoltre di avanzare con progetti e opere a cui l’Amministrazione sta lavorando, come la creazione di nuove piste ciclabili, interventi di moderazione del traffico nei quartieri (zone 30), opere per la sicurezza stradale, misure di riorganizzazione della sosta e dei parcheggi in centro storico, nonchè il provvedimento della ZTL dello Stadio. Tutti interventi che non possono più attendere e che devono avere attuazione.
Dibattito
Carla Padovani, Verona PER: “Mi preoccupano i pareri dati dalle Circoscrizioni. Non riesco infatti a capire se il parere negativo espresso alla fine del 2020 da 6 delle 8 Circoscrizioni è stato successivamente modificato con le osservazioni o siamo sempre allo stesso punto. Sarebbe grave”.
Paolo Rossi, Verona Domani: “Ci sono incoerenze macroscopiche, che dimostrano la mancanza di coraggio dell’Amministrazione di prendersi le proprie responsabilità. Questo PUMS contiene il contrario di quello che pensa la maggioranza, evidenziando preoccupanti incapacità nella gestione del traffico cittadino, ormai nel caos”.
Nicolò Zavarise, Lega nord: “Sorgono numerose domande davanti a questo Piano, la principale è cosa è stato fatto dall’Amministrazione in un anno di attività, visto che non sono evidenti grandi soluzioni rispetto al documento già approvata con la precedente gestione Sboarina”.
Daniele Polato, Fratelli d’Italia: “Noi oggi approviamo il PUMS di Sboarina. Un documento del 2020 che non contiene le osservazioni di questa Amministrazione e non è espressione delle scelte politiche che avete promesso alla città. Gli stessi emendamenti collegati, come evidenziato dall’assessore Ferrari, non incidano sulla struttura portante del documento e sono quindi carta straccia. Voteremo a favore, perché questo è il nostro PUMS”.
Jessica Cugini, In Comune per Verona: “Questo Piano mette al centro la mobilità sostenibili. Gli emendamenti raccolgono proprio le osservazioni che le Circoscrizioni nel 2020 avevano evidenziato contro il PUMS di Sboarina. Non capisco di cosa l’opposizione parli quando ci critica per la mancanza di volontà di intervenire. Stiamo approvando un PUMS che molto farà proprio in favore della città e della sua mobilità”.
Pietro Trincanato, Traguardi: “Ricominciare da zero significava non riuscire a raggiungere nulla. La nostra volontà invece è quella di fare, anche approvando un testo per molti aspetti ancora modificabile e migliorabile.
Alessia Rotta, PD: “Ora l’opposizione rivendica l’opera della Filovia, quando negli ultimi 17 anni abbiamo rischiato più volte di perdere i finanziamenti per realizzarla. E se non fossimo stati noi a mettere i soldi per i parcheggi scambiatori, tutto sarebbe ancora fermo”.
Lorenzo Didonè, DTS: “Questo percorso è stato caratterizzato da tanta energia e investimento in riflessioni, credo sia necessario attendere la seconda fase prima di dare una valutazione complessiva. Si tratta di un lavoro importante che porterà a iniziare la riqualificazione del territorio per una nuova vivibilità”.
Michele Bresaola, PD: “Analizzare i problemi è il primo passo per trovare soluzioni realmente efficaci. Bisogna poi darsi delle priorità, per non sprecare risorse e arrivare alla realizzazione di opere davvero necessarie”.
A VERONA SUD NUOVA VITA AL PIAZZALE SFORNI ALLA SACRA FAMIGLIA, VIA LIBERA AL PROGETTO DEFINITIVO
E’ stato approvato all’unanimità, con 27 voti favorevoli, il progetto definitivo per l’ampia riqualificazione che interesserà la piazza principale del quartiere Sacra Famiglia a Verona Sud. Il documento è stato illustrato all’aula dall’assessore ai Giardini e Arredo urbano Federico Benini.
Un’importante e strategica rivoluzione, per migliorane vivibilità e sicurezza. Da febbraio 2024 prenderanno infatti avvio i lavori per la realizzazione del nuovo piazzale Sforni, confinante con l’area del sagrato della chiesa dedicata alla Sacra Famiglia, che si trova su via Vigasio direttrice Sud di Verona, che collega il centro della città alla frazione di Castel d’Azzano.
Un intervento importante, opera compensativa del Pua ‘Esperanto 03’, che prevede una spesa di 784.818 euro, coperta da contributo di sostenibilità.
Situazione attuale. L’area del sagrato si presenta attualmente come un ampio slargo asfaltato pressoché informe circondato da aree verdi seminate a prato e piantumate, con accesso da via Giove, strada di unione fra via Apollo con via Vigasio. Sul lato Sud di via Giove si trova un’altra area verde circondata da una strada che si immette su via Vigasio. La strada di ampie dimensioni viene utilizzata come parcheggio e mercatino rionale una volta la settimana.
Intervento di riqualificazione. I lavori prevedono l’unione delle due aree verdi di fronte alla chiesa, con la creazione di un’unica grande area, con nuove piantumazioni, al cui interno sarà realizzato un percorso pedonale che la attraverserà da Nord a Sud. Saranno posizionate anche nuove panchine e verrà rifatto il sagrato. Il tutto senza barriere architettoniche e a disposizione del quartiere.
Ancora, nella parte più a Sud, verrà realizzata una pista ciclo pedonale in sostituzione dell’esistente stradello in terra battuta. I parcheggi verranno ridisegnati con aumento degli stalli anche in prossimità del sagrato.
Perimetralmente su tutte le aree a verde saranno realizzati nuovi marciapiedi che nella parte più a Ovest diventeranno ciclo pedonali, di collegamento fra la chiesa e la parte più a Sud, come l’attuale attraversamento centrale del verde che prosegue verso Est su via Vigasio, qui si intersecherà con il nuovo tracciato della ciclabile che unirà le due già esistenti da Nord, in prossimità della farmacia, e da Sud proveniente da via Gelmetto.
Nell’area di intervento sarà realizzato un nuovo impianto di illuminazione pubblica che interesserà strade, parcheggi, sagrato, percorsi pedonali e ciclo-pedonali nel verde.