Dopo i momenti di raccoglimento e la deposizione di corone, nel Giorno del Ricordo canonico, da parte di esponenti di Fratelli d’Italia prima e del Fronte Veneto Skinheads poi, stamane è stata la volta celebrativa prettamente istituzionale davanti al blocco marmoreo ed alle epigrafi in piazza Martiri d’Istria, Fiume e Dalmazia, nella Circoscrizione 4^.
Il Gruppo Bandistico di San Massimo ha accompagnato l’alzabandiera d’apertura suonando “Il canto degli Italiani” (meglio conosciuto come “Fratelli d’Italia”, “Inno di Mameli”, “Canto Nazionale” od “Inno d’Italia”) davanti ai vertici amministrativi intervenuti, ai rappresentanti d’arma schierati con i loro labari e ad un discreto pubblico.
Quindi, due agenti di polizia locale, seguiti dalle autorità, si sono avvicinati al nucleo commemorativo per deporre una corona d’alloro a nome del Comune di Verona.
Sono seguiti i sintetici interventi iniziati e presentati dal presidente stesso della Circoscrizione 4^, Carlo Badalini. Tra altri, si sono alternati al microfono Federico Sboarina, sindaco di Verona, l’esule Maria Luisa Budicin dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), Paolo Spadafora, vice presidente del MNIFD (Movimento Nazionale Istria Fiume Dalmazia). Tre ragazzi dell’Istituto Comprensivo 12 hanno letto loro riflessioni sul Giorno del Ricordo, con successivo invito contro divisioni e strumentalizzazioni da parte del loro dirigente scolastico Piergiorgio Sartori.
I brani conclusivi del gruppo bandistico (tra cui il toccante “Signore delle cime” di Bepi De Marzi) hanno concluso l’evento su patimenti italiani al confine orientale, per troppo tempo vergognosamente nascosti sotto il tappeto della storia “ufficiale”.

Claudio Beccalossi