Un “dormitorio” notturno (ma frequentato anche di giorno) a poca distanza da piazza Bra e dal comando della Polizia locale, in via del Pontiere. Tira avanti nel tratto terminale di via Luigi da Porto, sotto i porticati delle ex strutture storiche della Direzione fiera e mercati (ricordata da una lapide apposta) antenata di Veronafiere, sul lurido selciato in cubi di porfido, tra sporcizia, erbacce, in un degrado generale, purtroppo incredibilmente, dimenticato da tempo.
Sconosciuti emarginati (probabili senza-permesso-di-soggiorno, senza-tetto, senza-fissa-dimora, senza-reddito, senza-sostegno) da identificare in vista di soluzioni socio-assistenziali ben alternative, improbabili giacigli su cartoni, avanzi di pasti beccati da uccelli, tetra brik di vino vuoti, ciabatte infilate nelle inferriate d’una finestra, fili elettrici penzoloni, vandalici “contributi” graffitari, frequenze “normali” azzerate, meglio, scoraggiate dalla sola vista di tanta vergogna urbana: tutto civilmente e turisticamente accettabile, cara Verona?…
Claudio Beccalossi