Sembrano uno sberleffo i cartelli piazzati ai due ingressi (da piazza Zara e da via Aquileia, in Borgo Roma) che accolgono i frequentatori del campo giochi: “Parco del sorriso”.
Sberleffo perché sono preceduti da un altro avviso: “Prestare attenzione vialetto dissestato”. «Ma come – direbbe qualsiasi utente – prima d’invitarmi a sorridere mi dici di stare attento a dove metto i piedi?». In effetti, l’incongruenza scricchiola e non fa fare bella figura ai preposti istituzionali che già erano ufficialmente informati dei fatti ma non hanno ancora posto rimedio.
Dopo una verifica in loco, non sono solo le mattonelle mancanti o spostate altrove da qualche… “buontempone” (diciamo così) ad insidiare il passo di bambini, loro accompagnatori, anziani ed abitudinari od occasionali dello scampolo pubblico.
A parte il senso generale d’abbandono, preoccupa anche il pergolato in legno con traverse sconnesse e pericolanti sul capo di eventuali utilizzatori di panchine e tavoli sottostanti, sottoposti loro malgrado ad una sorta di “spada di Damocle” dall’unica domanda: «Quando accadrà?».
E verrà curato come dovrebbe essere il nucleo a cerchio centrale con gradini a semianfiteatro, ora nell’incuria?
Gli interventi urgono, anche e soprattutto per la sicurezza di chi vi bazzica, con occhio di riguardo ai più piccoli.
Claudio Beccalossi