“Vanno ridiscusse le scadenze, ha ragione il Ministro Fitto. Da ex Sindaco mi rendo conto benissimo che le grandi infrastrutture tra finanziamento, progettazione, bando, realizzazione e ricorsi che ci sono sempre non le fai in pochi anni”
Verona 1 aprile.
Flavio Tosi, deputato di Forza Italia, dice: “Il Governo ha fatto bene, come del resto altri Paesi membri, a chiedere e ottenere dalla Commissione Ue una proroga per l’esame dello stato di avanzamento del Recovery. È un fatto tecnico e quindi non è in discussione la terza tranche da 19 miliardi. Piuttosto trovo strumentali, sterili e pure fuori luogo le polemiche della sinistra contro il Governo sui ritardi nelle opere. Faccio sommessamente presente al Pd che a presentare ed attuare gran parte dei progetti PNRR sono i Comuni, non certo il Governo”. Comuni però non colpevoli, dice Tosi: “Il fatto è che ha ragione il Ministro Fitto, che ha ammesso con grande onestà che il termine del 2026 per le grandi opere è un orizzonte temporale troppo breve ed è acclarato che sono stati i due precedenti Governi a cavallo del 2020 e 2021, e non certo l’attuale, a concordare quei termini con l’Ue. Peraltro già allora tutti sapevano benissimo che sarebbe stato impossibile concludere una parte dei progetti nel 2026, ma c’era da portare a casa il finanziamento e quindi si è badato al sodo. Ma io che ho fatto il Sindaco dieci anni mi rendo conto benissimo che una grande opera pubblica ha un iter lungo e complesso tra progettazione, bando di gara, realizzazione e i ricorsi che ci sono sempre, quindi non la fai in pochi anni. È necessario individuare le modalità per ridiscutere e ridefinire con Bruxelles il termine del 2026”