Roma 2 marzo – Il deputato di Forza Italia Flavio Tosi, già assessore alla Sanità del Veneto, interviene dopo l’allarme lanciato dalla Fimmg Veneto sulla mancanza di medici di base e il rischio di progressiva privatizzazione del sistema sanitario.
Tosi spiega “che non serve dare la caccia al privato, in Veneto il connubio pubblico e privato accreditato funziona, mentre la questione vera da risolvere è quella della mancanza di medici, infermieri e in generale delle figure sanitarie”. Tuttavia Tosi afferma che “il problema non è solo da noi, ma nazionale e l’attuale Governo ha ereditato dei pesanti deficit di anni di numeri insufficienti nella formazione universitaria dei medici e delle figure sanitarie”.
Tosi ne ha parlato ieri con il Ministro dell’Università Anna Maria Bernini, la quale “ha avuto il merito di allargare il numero chiuso, che è corretto che ci sia, ma è giusto che sia aperto progressivamente a un maggior numero di studenti, come finalmente questo Governo ha iniziato a fare. In questi anni sono state formate poche figure, ora si cambia passo, chiaramente i risultati non si vedranno nel breve periodo, per formare un medico ci vogliono dieci anni, ma il Ministro ha avuto il coraggio e la lungimiranza di avviare un nuovo percorso”.
Soluzioni parziali a più stretto giro invece per Tosi sono “investire fortemente nella medicina territoriale, che aiuta a seguire il paziente e a lasciare liberi gli ospedali per i casi più gravi”. “Quindi poliambulatori e case di comunità situate in punti strategici per poter coprire anche le zone più isolate”. E, conclude Tosi, “è necessaria una pesante accelerazione sulla telemedicina, che permette di seguire il paziente da remoto, le nuove tecnologie lo consentono e quasi tutti i Paesi occidentali sono più avanti di noi da questo punto di vista”.