Il deputato sul bando Pnrr da 660 milioni firmato venerdì dal Ministro dell’Università per 15-20 mila posti letto: “Bene il vincolo di 12 anni per evitare speculazioni, e il criterio del merito in particolare per gli studenti di famiglie meno abbienti, in modo da aiutare chi è bravo ma non potrebbe permettersi di studiare”.
Roma 16 maggio
“Dopo anni di mancate politiche dei governi del Pd, il Ministro Bernini dà una risposta concreta al problema dei posti letto per gli studenti universitari fuori sede”.
A dirlo il deputato di Forza Italia Flavio Tosi, che si riferisce al bando con fondi del Pnrr da 660 milioni di euro che si traduce entro il 2026 in 15-20 mila posti letto per gli universitari firmato venerdì scorso dal Ministro dell’Università Annamaria Bernini.
Un provvedimento che stanzia risorse per enti prettamente pubblici, ma anche privati, i quali si dovranno impegnare per 12 anni a impiegare queste risorse solo per la realizzazione e gestione di studentati, cioè per quel periodo vincolato non potranno fare lucro sugli immobili assegnati. Immobili che, attraverso un canone concordato con lo Stato finanziatore, dovranno inoltre essere destinati prioritariamente agli studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi.
“Il criterio di assegnazione – riprende Tosi – tiene conto quindi del merito e della capacità reddituale, quindi i posti letto andranno assegnati in primo luogo a chi ha ottimi voti e bassa capacità economica familiare. In ogni altro caso varrà giustamente il criterio del merito. Una condizione di equità e giustizia trattandosi di soldi pubblici. Bene anche il vincolo di 12 anni alla destinazione universitaria per evitare speculazioni. La mancanza di alloggi accessibili per gli studenti effettivamente c’è, ma il Pd che ora cavalca la protesta nei suoi governi non ha fatto nulla. Oggi invece con il Ministro Bernini si individua una soluzione concreta. Se pensiamo che attualmente i posti letto messi a disposizione degli enti pubblici sono nell’ordine di qualche migliaio, realizzarne entro tre anni dai 15 ai 20 mila è una risposta davvero importante”.