I ragazzi e le ragazze de La Grande Sfida On Tour in corteo per la città per dire no a tutte le guerre. La forza della disabilità scende in campo per dare voce ai fragili del Mondo.
Una marcia a sostegno della ‘Pace’, per dare voce alla ‘Forza della fragilità’. E’ questo il tema scelto per la manifestazione contro tutte le guerre realizzata questa mattina in città nell’ambito delle iniziative de La Grande Sfida On Tour.
Un progetto allargato che coinvolge centinaia di persone con disabilità e non, in varie azioni inclusive. Tra queste il progetto “Anch’io sono capace, negozi senza barriere”, che vede impegnati in Comune, nei negozi e nel mercato di piazza Erbe, numerose persone con disabilità.
Un Comune più inclusivo
Per due giornate, a partire dal 29 settembre, quattro ragazzi e ragazze con disabilità presteranno servizio di tirocinio in Comune, nelle segreterie del Sindaco e di altri tre assessorati.
Alla partenza, fissata da piazza Bra, di fronte al Municipio, presenti il sindaco Damiano Tommasi e l’assessore alle Politiche giovanili e alle Pari opportunità Jacopo Buffolo.
“Da anni seguo le importanti attività promosse da La Grande Sfi da Onlus – ha sottolineato il sindaco Tommasi –. Aderendo al progetto ‘Anch’io sono capace’ abbiamo avuto la possibilità di partecipare concretamente, sostenendo nella quotidianità le ‘grandi sfide’ di questi giovani, condividendo con loro fragilità e forza di ogni giorno. Dobbiamo saper costruire tutti i giorni ponti di pace verso gli altri, anche se le dinamiche internazionali sono fuori dal nostro controllo. Il cambiamento parte da noi, uniti, per una nuova realtà”.
“Per due giornate – spiega l’assessore Buffolo –, quattro ragazzi e ragazze con disabilità saranno in servizio in Comune. Una nuova opportunità che si unisce alle tante e diverse iniziative portate avanti da anni da La Grande Sfida Onlus. Fra queste la marcia a sostegno della ‘Pace’, che ci ricorda i tanti gravi conflitti che si consumano ogni giorno in diverse parti del Mondo e le gravi ripercussioni che provocano sui più fragili ma che rendono anche tutti più fragili”.