Presentate richieste e proposte delle imprese artigiane ai candidati sindaci dei 24 comuni della provincia di Verona chiamati alle urne
Cappellaro: “Vigileremo e dopo le elezioni inviteremo i nuovi primi cittadini ad un confronto sulle necessità del territorio e delle piccole imprese”
Verona, 20 maggio 2016 – “Nove proposte, corrispondenti ad altrettanti problemi da risolvere insieme, per iniziare una nuova stagione di governi locali permeabili al buonsenso e sensibili alle esigenze delle comunità che andranno a rappresentare”. Con questi concetti Confartigianato Verona, la principale associazione artigiana della provincia, ha presentato questa mattina un documento indirizzato a tutti i candidati alla carica di sindaco dei 24 comuni veronesi che, il prossimo 5 giugno, saranno chiamati alle urne per le Elezioni Amministrative 2016. “La nostra associazione – ha affermato Franco Cappellaro, dirigente di Confartigianato, anche con incarichi sul territorio, come la presidenza del Mandamento della Pianura Veronese -, nell’anno in cui celebra i suoi primi 70 anni al servizio della micro e piccola impresa della provincia di Verona, auspica che gli Amministratori locali siano realmente in grado di lavorare per i loro cittadini e, nel nostro caso, battendosi con forza in favore di politiche di tutela che favoriscano il tessuto economico e piccolo-imprenditoriale”.
“Proposte, richieste e temi su cui Confartigianato vigilerà”, questa l’apertura della sezione del documento dedicata ai contenuti, “perché – ha spiegato Cappellaro – confermiamo di voler continuare a svolgere quel ruolo, che sentiamo naturalmente nostro, di ‘vedette’ rispetto all’operato di qualsiasi soggetto istituzionale che abbia responsabilità legislativa ed esecutiva, sottolineando, al contempo, la massima disponibilità alla collaborazione e al confronto”.
Tra i punti sui quali l’Associazione artigiana ha presentato le proprie proposte: la tassazione locale, con particolare attenzione alla tassa sui rifiuti (TARI), con un invito al senso di responsabilità nella definizione delle tariffe; gli appalti e i lavori pubblici, con richiami , ad esempio, ad appalti a “km 0” e uso di manodopera locale, precedenza alle imprese locali – nei contesti permessi dalla legge, ad esempio per gli affidamenti diretti – con interventi di sgravio fiscale, suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali per garantire alle micro e piccole imprese l’effettiva possibilità di partecipare agli appalti, esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera e riduzione degli oneri documentali a carico delle imprese in un’ottica di semplificazione.
“Quella contro la burocrazia è la nostra battaglia delle battaglie, da sempre – ha continuato Cappellaro -. Cosa fare? Far funzionare sul serio lo Sportello Unico e, aggiungiamo, pensare ad uno strumento operativo, all’interno dei vari Comuni, tramite il quale vengano raccolte e risolte problematiche ed ascoltate le esigenze. Funzionari comunali e delle associazioni di categoria possono collaborare fornendo all’impresa una chiara situazione legislativa e studiare insieme la maniera migliore per poter operare. Fare impresa in un contesto di generalizzato scollamento e autarchia regolamentare è estenuante per chi presta la propria opera sull’intero mercato provinciale. In determinati ambiti, i regolamenti, le procedure autorizzative, i protocolli documentali interni e le modulistiche sono diversi da comune a comune e ciò andrebbe superato, anche con la collaborazione del mondo imprenditoriale”.
Tra gli altri contesti di proposta: l’attrattività e le nuove imprese, l’occupazione giovanile, le politiche per l’impresa, la sicurezza e l’abusivismo, la rivitalizzazione dei centri storici, i tempi e gli orari della pubblica amministrazione, le infrastrutture digitali.
“Ampie porzioni del nostro territorio ‘soffrono’, a tutt’oggi, per la non esistenza di un’adeguata diffusione della cosiddetta ‘banda larga’ per le connessioni Internet – sottolinea Confartigianato -. Addirittura, secondo dati recenti: in Veneto, attualmente, la banda ‘ultra larga’ a 30 Mbps copre solo il 20,1% delle unità immobiliari, mentre la connessione a 100 Mbps raggiunge solo il 4%. E’ necessario operare in logiche sovra-comunali, abbandonando i localismi e valutando, ad esempio, una cabina di regia provinciale che riguardi anche la ‘digitalizzazione’, procedendo ad individuare le aree critiche, per poter costruire un piano di interventi a ‘step’ che avvii la provincia di Verona, assieme al suo mondo produttivo, verso quello che non è più il futuro, ma un attualissimo presente”.
Il documento, dopo la presentazione alla stampa, verrà inviato a tutti i candidati sindaci dei 24 comuni che andranno al voto. “Si tratta del primo passo di un’operazione che vorremmo portare avanti successivamente all’appuntamento elettorale – ha concluso Franco Cappellaro -, quando, tramite i nostri dirigenti e rappresentati territoriali, proporremo ad ogni nuovo primo cittadino un incontro e un confronto, per scendere nel dettaglio delle esigenze e delle problematiche di ogni singolo comune. Ci aspettiamo molto da tutti i candidati, qualsiasi schieramento essi rappresentino. Lo diciamo da tempo e lo confermiamo anche in questa occasione: gli imprenditori artigiani votano le persone, non più gli schieramenti politici. I candidati alle Elezioni Amministrative 2016 devono comprenderlo: i piccoli imprenditori, in generale, non si riconoscono più in una allocazione politica, ma cercano, apprezzano e assegnano la loro preferenza a chi sappia impegnarsi, con serietà e concretezza, nel risolvere i loro problemi e quelli del territorio in cui vivono e lavorano”.