L’ex Sindaco, oggi deputato di Forza Italia e vicepresidente della commissione Trasporti: “Non solo la zona del mega-cantiere di via Città di Nimes, la viabilità è paralizzata dappertutto, dal centro alla periferia. Non c’entra la concomitanza di eventi, la gente cerca strade alternative e si riversa altrove”
Verona 3 maggio
“Situazione insostenibile”. “Un’agonia quotidiana per decine di migliaia di veronesi”. L’ex Sindaco e oggi deputato di Forza Italia Flavio Tosi, vicepresidente della commissione Trasporti, non ci gira intorno e a distanza di una settimana dall’apertura del mega-cantiere del Filobus di via Città di Nimes torna sul punto con un’operazione verità: “L’amministrazione comunale, già dopo il secondo giorno, improvvidamente esultava, sostenendo di aver risolto i problemi e parlando addirittura con enfasi di rivoluzione culturale dei veronesi. Una presa in giro clamorosa e solenne: la verità è che la città, ogni giorno, è paralizzata. E non solo nelle ore di punta e non solo nella zona interessata dal cantiere, quindi Porta Palio e Città di Nimes, o nella cintura attorno, ma anche altrove. Code e ingorghi ci sono nella solitamente tranquilla via Marconi, code e ingorghi ci sono sulle Torricelle, code e ingorghi ci sono in zona est, da Porta Vescovo a Montorio verso l’autostrada o la tangenziale est, per non dire a Verona Sud e anche tra San Massimo e Verona Nord. Il fatto è che la gente, disperata, si riversa altrove, cercando strade alternative, tuttavia rimanendo inesorabilmente e ineluttabilmente ferma”. E “poco c’entra la concomitanza di grandi eventi come Samoter, il concerto dei Volo o Verona-Inter, la situazione è caotica e ingestibile ogni giorno proprio nell’ordinario”.
Tosi, proprio per limitare i danni alla viabilità in via Città di Nimes, aveva proposto di coprire il tratto del Camuzzoni che va dall’uscita della tangenziale nord all’altezza di Porta Nuova, così da dirottare lì parte del traffico. “Una proposta fattibile che abbiamo avanzato con i nostri tecnici, architetti e ingegneri, e mutuata da quanto accade all’estero. Una soluzione rilanciata nei giorni scorsi anche dall’Ordine degli Architetti. Purtroppo il Sindaco Tommasi e l’Assessore all’(im)Mobilità Ferrari non ci hanno ascoltato. Se fosse solo un problema loro, pazienza, ma la loro incapacità amministrativa ha messo a soqquadro un’intera città”. Infatti, conclude Tosi, “andatelo a dire ai genitori che devono accompagnare i figli a scuola di partire 40-45 minuti prima, spiegatelo ai lavoratori e alle lavoratrici che non hanno flessibilità di orari; spiegatelo agli artigiani e ai piccoli imprenditori, ai rappresentanti, a chiunque abbia un’attività per cui si deve spostare con furgoni e auto per tutta la giornata. A Palazzo Barbieri probabilmente vivono su Marte”.