Il Sindaco Damiano Tommasi, interpellato dal quotidiano Il Domani sul caso Domingo, ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione, fin dal suo insediamento, per promuovere attività concrete sul territorio di prevenzione, formazione e sensibilizzazione, rafforzando i servizi antiviolenza, per incidere a livello etico, culturale e sociale:
“Incidere nel cambiamento di mentalità per eliminare progressivamente il fenomeno delle molestie maschili sulle donne, e non solo quello naturalmente, è uno dei nostri impegni quotidiani che trova concretezza in una serie di iniziative che abbiamo introdotto in città.
E tutto questo accade grazie a decenni di lotte e al contributo costante del pensiero femminista, le cui istanze abbiamo fatte nostre. Entrando nella questione Plácido Domingo, artista di richiamo internazionale protagonista da oltre cinquant’anni del nostro Festival lirico, in merito alle richieste da parte del comitato “Fuori Domingo dall’Arena”, l’artista, sebbene “chiacchierato”, non risulta sia mai stato nel tempo oggetto di denunce alle autorità preposte.
Sulla “questione Domingo” c’è stato un ampio confronto anche all’interno dell’amministrazione sia con le assessore e anche con le consigliere comunali, e l’orientamento, a fronte di mancate reali denunce, è stato quello di non ergerlo a caso simbolo, ma di vigilare invece sui tanti fenomeni di violenza che accadono tutti i giorni e di agire per attivare nelle cittadine e nei cittadini, in particolare nelle giovani generazioni, una reale e diffusa riflessione collettiva e un movimento culturale al riguardo.
Di questo avevo parlato ampiamente ancora lo scorso anno incontrando il comitato che si è fatto paladino della richiesta di non far cantare più in Arena Domingo. Condivido in pieno la sensibilità e soprattutto la necessità di lavorare per un cambio radicale di mentalità che si compie ogni giorno con azioni concrete significative ed è su questo che ritengo ci si debba concentrare per garantire un cambio di passo, con la speranza di un concreto mutamento etico, culturale e di conseguenza sociale, a partire proprio da provvedimenti che nascono dalle Istituzioni. Vorrei ricordare che non appena ci siamo insediati, due anni fa, abbiamo rafforzato i servizi antiviolenza: abbiamo costituito un vero e proprio centro che si propone il recupero degli uomini maltrattanti a Verona, unico comune del Veneto che ha un centro di tipo NAV (Non Agire Violenza). Un centro non solo di ascolto ma anche di accompagnamento per la costruzione di un progetto individualizzato attraverso colloqui psicologici. Proprio per questo siamo un punto di riferimento per molte Istituzioni non solo provinciali. Abbiamo istituito un centro di formazione antiviolenza CFA e ai fini di rendere più diffusi ed efficaci i servizi, che ovviamente includono lo storico Centro Antiviolenza per donne PETRA, abbiamo raddoppiato le risorse finanziarie destinate al Servizi Antiviolenza ma anche promosso attività di formazione e sensibilizzazione sul territorio nei confronti di giovani e adulti”.