Viale del Lavoro derelitto, atto terzo.
Dopo che “L’Altra Verona…” ha evidenziato un paio di deprecabili situazioni davanti all’autorevole complesso di Veronafiere ed all’afflusso internazionale durante le manifestazioni espositive (ma non solo) (ex edicola abbandonata di fronte a Veronafiere e il misterioso cavalcavia metallico in viale del lavoro, rispettivamente del 12 e del 22 maggio 2023), ora è la volta di un’altra datata nicchia accantonata di vergognoso degrado.
Vicino all’ex rivendita di giornali, un risicato spazio all’aperto stretto da murature e pesante inferriata metallica chiusa con lucchetto (ma facilmente scavalcabile) costituisce un immondezzaio di piatti di plastica e bottiglie di vetro con avanzi in putrefazione da tempo. Almeno da quando quel punto costituiva il ritrovo serale di senzatetto, sbandati, stranieri con o senza permesso di soggiorno o scaduto che usufruivano di pasti caldi della solidarietà e del volontariato itinerante veronese.
Il rischio igienico dell’accumulo disinvoltamente snobbato da chiunque è un fattore da non sottovalutare. Come non andrebbero disdegnate le altre evidenze di scadimento strutturale della facciata degli ex magazzini generali ancora da riqualificare decentemente, con erbacce cresciute tra asfalto rattoppato malamente chissà quando e tratti dissestati di marciapiede.
Lo squallore generale include pure disegni e scritte d’arrogante volgarità, un carrello da supermercato finito curiosamente lì, vecchie unità esterne in alto di climatizzatori dalla dubbia sicurezza ed assolutamente da togliere al più presto per scongiurare disgrazie, crepe d’umidità nei muri che fanno presagire cadute d’intonaco.
A quando bonifica ambientale e decoro restituito?
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi