Ci ha messo lo zampino la relativa segnalazione de “Il Giornale dei Veronesi”
Proseguono gli interventi solutivi da parte delle istituzioni cittadine dopo le varie segnalazioni pubblicate nella rubrica “L’Altra Verona…” de “Il Giornale dei Veronesi”, ormai promemoria d’accantonate situazioni d’emergenza e degrado, magari sotto gli occhi di tutti (Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!).
L’inqualificabile sfacelo inquinante di stampo malavitoso che riguardava un’area di competenza comunale all’estrema periferia sud-ovest della città, ad una diramazione di strada La Rizza, a destra rispetto all’ingresso di forte “Azzano” (complesso austriaco del 1861 originariamente denominato “Werk Neu Wratislaw”, oggi anche sede operativa della Protezione civile), documentato da servizio e foto pubblicati ancora il 30 luglio 2021 (“Inverosimile squallore. Forse con esistenze allo sbando”), è finalmente stato bonificato dai preposti del Comune (nella fattispecie, l’Amia, Azienda Multiservizi di Igiene Ambientale, assistita dalla polizia locale).
Ha trovato eliminazione, quindi, la stragrande maggioranza di rifiuti ed avanzi d’un po’ di tutto (ne resta ancora una minima parte, raccolta in un angolo della superficie, in attesa di smaltimento), disseminati sul terreno.
Ed è stato tolto di mezzo ciò che era stipato nella stamberga, con segni di disperate frequenze od occupazioni abusive. Quanto prelevato dagli operatori ha riempito ben tre container, i primi due con circa cento quintali di scarti di vario genere.
Lo spazio verde, intanto, ha trovato nuovi “santi protettori”: i gattari (maschi o femmine) che si prendono cura dei gatti randagi presenti in zona per i quali hanno piazzato “rifugi” ed assicurano croccantini ed acqua.
La palla passa, ora, ad altri ricettacoli locali di degrado ancora da sanare… Il tempo che passa nell’inerzia è il miglior amico dell’inquinamento…
Servizio e foto di
Claudio Beccalossi