Ha preso il via venerdì 19 agosto la 77esima edizione della Vuelta di Spagna, terza e ultima grande corsa a tappe della stagione. Ventuno le tappe in programma, per completare i 3280 km totali del percorso, con la Grand Départ fissata a Utrecht, nei Paesi Bassi. Uno start che era già previsto nel 2020, quando poi per le questioni sanitarie che hanno coinvolto il mondo, e di conseguenza anche lo sport, in quell’edizione della corsa furono annullate le prime tre tappe in programma. L’ultima partenza all’estero risaliva al 2017.
In questa edizione il percorso disegnato dagli organizzatori sarà molto duro. Detto della distanza finale da percorrere, 9 sono le tappe che prevedono un arrivo in salita e due cronometro, con 54,2 km da fare tutta velocità. Il dislivello sfiora i 50mila metri, le tappe da tenere d’occhio e che potrebbero fare davvero la selezione tra i contendenti alla vittoria finale saranno concentrate soprattutto dopo l’ultimo riposo del 29 agosto. Il 4 settembre previsto l’arrivo sull’Alto Hoya de la Mora, quando si salirà a 2512 metri di altitudine. Ci sarà da fare attenzione anche alle tappe di Tentudia e Piornal.
I favoriti per la vittoria finale della Vuelta di Spagna 2022
Diversi i pretendenti alla vittoria finale, le informazioni disponibili su https://sports.williamhill.it/betting/it-it/ciclismo possono aiutare gli appassionati a fare il proprio pronostico su chi ha le chance migliori di arrivare il prossimo 11 settembre al traguardo di Madrid indossando la maglia rossa del leader della corsa. Stato di forma, risultati stagionali e anche la forza e la condizione dei compagni di squadra, fondamentali in un’avventura che dura tre settimane lungo le strade di Spagna, possono essere di grande aiuto per ipotizzare chi potrebbe essere il vincitore di questa edizione della Vuelta.
Primoz Roglic a caccia del poker
Lo sa bene colui che a tutti gli effetti è l’uomo da battere di questa corsa, lo sloveno Primoz Roglic.
Trionfatore delle ultime tre edizioni della corsa, potrebbe diventare il primo atleta a firmare il poker consecutivo alla Vuelta. Dopo un Tour de France da dimenticare, che lo ha visto rimediare una frattura alle vertebre e dire addio alla Grande Boucle dopo 14 tappe, ha preferito non salire più in sella in gara per recuperare a pieno dell’infortunio.
Dalla sua parte ha tanta esperienza e la forza di una squadra, la Jumbo-Visma, che già nella crono a squadre di Utrecht gli ha permesso di mettere da parte preziosi secondi di vantaggio sugli avversari diretti.
Richard Carapaz è l’avversario numero 1
Primo tra tutti a contendergli la vittoria finale, c’è l’ecuadoriano Richard Carapaz, desideroso di vendicare la sconfitta nell’edizione del 2020 quando ha dovuto cedere il passo a Roglic per soli 24 secondi. Dopo il successo nell’edizione 2019 del Giro d’Italia e la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 nella prova in linea, il corridore di Tulcán dovrà innanzitutto fare i conti all’interno della sua squadra, la Ineos Grenadiers, nella quale sia Pavel Sikavoc che il vincitore del Giro del 2020 Geoghegan Hart sono intenzionati a dire la loro.
Gli altri nomi: non ci sono italiani, è l’ultima di Vincenzo Nibali
Tra i nomi da tenere d’occhio c’è anche quello di Jai Hindley, che il Giro lo ha vinto quest’anno e vuole provare a confermarsi anche in terra di Spagna. Non sarà facile, anche perché la concorrenza per le posizioni di vertice è altissima. In cerca di un posto al sole ci sono infatti anche Remco Evenepoel, deciso a lasciare finalmente il segno in una grande corsa a tappe, l’idolo di casa Mikel Landa, il vincitore del 2018 Simon Yates. Poche le chance di vedere un italiano protagonista fino alla fine della competizione, più facile portare a casa una vittoria di tappa. Proverà a farlo sicuramente Vincenzo Nibali, all’ultimo Grande Giro della sua splendida carriera.
*I.P.