Venezia, 25 novembre 2022
E’ stato presentato oggi presso lo stand di Regione del Veneto dall’Assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan l’iniziativa “Per educare ci vuole un paese. Il Veneto: il territorio che educa” che prevede la stesura di una Carta della buona educazione a scuola” predisposta ed elaborata dagli studenti di ogni ordine e grado della nostra regione.
“Vogliamo lanciare la ‘Carta della buona educazione a scuola’ che sarà scritta ed elaborata dai ragazzi, con il coinvolgimento degli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, e delle consulte per definire un documento che sarà presentato nella prossima edizione di Job&Orienta” ha spiegato Donazzan.
Erano presenti nell’occasione i rappresentanti del mondo della formazione professionale FORMA Veneto per lanciare il progetto di costruzione di una rete interistituzionale che raccolga e coinvolga le scuole del Veneto, a partire dalle scuole della formazione professionale sui temi della giustizia riparatrice, delle regole della buona educazione da far scrivere e approvare ai ragazzi e le a progressiva azione di divieto del telefonino a scuola,
“L’idea del nome del progetto Per educare ci vuole un paese, deriva da un detto africano citato da Papa Francesco che abbiamo contestualizzato in Veneto con il territorio che educa – indica Donazzan -. In secondo luogo si tratta di sostenere non le sospensioni ma azioni buone pratiche di ‘giustizia riparatrice’. Infine dobbiamo sostenere l’idea di eliminare il telefonino in classe e a scuola per arrivare piano piano a guardarsi negli occhi e a parlarsi”.
“La giustizia riparatrice e il non uso telefonino in classe è già realtà nell’ambito della nostra formazione professionale – conclude Donazzan – e, in alcuni territori, da parte delle scuole superiori ma l’obiettivo ora è creare una rete di buone pratiche delle buone pratiche da condividere con tutte le scuole di ogni ordine e grado in Veneto”.