Senza nulla togliere ai protagonisti indiscussi di questo inizio di Tour de France (il danese Vingegaard, lo sloveno Pogacar e il plurivincitore di tappe Pedensen), é doveroso dedicare qualche riga all’eterno Mark Cavendish.
L’inglese giunto alla sua ultima stagione agonistica, si era presentato a questa corsa gialla con la speranza di poter battere il record di vittorie parziali del belga Eddy Merckx, invece, causa infortunio, il sogno del trentottenne si è spento.
Velocista puro, passato professionista nel 2007, è stato capace di vincere in carriera un mondiale nel 2011 e una Milano Sanremo del 2009. Nel suo palmares figurano, poi, una infinità di trionfi in gare di seconda fascia e, scusate se è poco, in tre frazioni alla Vuelta di Spagna, diciassette al Giro d’Italia (la prima nel 2009, l’ultima a Roma quest’anno) e trentaquattro in Francia come il “cannibale”. Poteva essere questa la stagione nella quale il record di tappe vinte poteva venire battuto… al contrario, una brutta caduta ha impedito tutto questo.
In attesa dell’ultima settimana di gara, quella che stabilirà il vincitore di Parigi, è sembrato giusto omaggiare questo sfortunato campione dato per finito giá nel 2016 e che, invece, é stato capace di rilanciarsi e di rimanere competitivo sino a oggi. In sintesi…Mark ripensaci!
di Matteo Peretti