Luca Zaia in diretta oggi, lunedì 22 giugno 2020, dalla sede della Protezione Civile a Marghera. Il bollettino di contagio e vittime da Coronavirus in Veneto e le ultime notizie sulla nuova ordinanza della Regione che riguarda le case di riposo e tutte le strutture extra ospedaliere. Il governatore ha anche commentato lo scontro di questi giorni fra gli scienziati che operano in Veneto, i dottori Andrea Crisantie Roberto Rigoli. Ma Zaia ha nuovamente fatto un appello ai cittadini, alla luce degli assembramenti segnalati nel fine settimana: «Rispettate le regole, se torna il virus le restrizioni saranno pesanti».
Assembramenti nel fine settimana in Veneto
«Nel fine settimana abbiamo ricevuto tante segnalazioni sul non rispetto delle regole basilari sull’assembramento nelle spiagge, nei bar, nelle piazze, io l’ho detto: caliamo dal 10 di aprile, abbiamo affrontato con responsabilità le riaperture del 18 maggio, dicendo che la responsabilità passava in mano ai cittadini. Se ci comportiamo male mettiamo a repentaglio noi stessi e la comunità. Faccio un appello ai giovani: il rischio di una reinfezione esiste, potete portare a casa dall’assembramento il virus, portate la mascherina nei locali e quando ci sono assembramenti. Vedo in giro tanta gente senza mascherine: ricordo a tutti che l’uso della mascherina è obbligatorio anche all’aperto se non si rispetta il metro di distanza. Se tornasse il Covid dovremmo andar giù con le restrizioni pesanti», ha sottolineato il governatore Zaia.
Esiste un cessato allarme diffuso? «C’è ma non possiamo abbassare la guardia, non sappiamo che comportamento avrà il Coronavirus, se tornerà o meno. Non dobbiamo “festeggiare la festa della Liberazione”, questo sarebbe un comportamento irresponsabile».
Quanto porteremo ancora le mascherine?
«Le mascherine sono previste dal Dpcm del Governo che scadrà il 15 luglio, allora vedremo se decideranno l’obbligo di dispositivi o meno».
Nuova ordinanza del Veneto
«Ho firmato l’ordinanza per le case di riposo e gli altri centri, si tratta di semplificazioni nell’accesso, con mascherina per tutti – ha detto il presidente del Veneto -. Speriamo che si sblocchi questa “tragedia nella tragedia”, dove i familiari non possono visitare i cari. Poi abbiamo risolto un altro problema relativo alla presa in carico di nuovi ospiti, bloccata per mesi. L’ospite che arriva da casa prevede la quarantena, l’ospite che arriva da altre strutture prevede il tampone ma non la quarantena. I visitatori devono essere due e la visita è a tempo».
- Le nuove linee guida
L’assessore Manuela Lanzarin presenta le novità: «Da oggi fino a nuova data (non è stata inserita una data di scadenza), così da monitorare la situazione e intervenire in caso. Le linee riguardano Case di riposo e tutta l’offerta extra ospedaliera socio sanitaria. A chiunque entri, anche nei centri diurni, viene fatto il tampone. Nelle case di riposo tamponi agli ospiti e agli operatori ogni 20 giorni».
- Nuovi accessi di pazienti
Case di Riposo: «Se l’ospite arriva da casa è sottoposto a tampone ed entra in struttura in quarantena in una stanza singola, isolato dal resto della degenza, dopo 14 giorni secondo tampone ed entrata. Se va dalla struttura al Pronto Soccorso e deve rientrare: al rientro nella struttura entra normalmente senza isolamento. Se arriva da un’altra struttura sanitaria: viene preso in carico da una struttura intermedia, faccia un periodo di isolamento nella struttura e poi entra normalmente».
Accessi in altre strutture: «Fanno il tampone, aspettano l’esito e poi entrano normalmente senza isolamento. L’attesa di massimo due giorni a casa o in struttura».
- Visite dei familiari
«Stesse regole per tutti: prenotazione della visita, ingressi limitati (massimo 2 persone epr ospite per 30 minuti), chiediamo alle strutture di fare un’analisi via telefonica dei familiari rispetto allo stato di salute, familiare e gestore firmano un patto di responsabilità rispetto alle condizioni di salute. Teniamo la lista delle visite degli ultimi 14 giorni. Mascherina chirurgica per familiari e ospite, preferibili luoghi all’aperto, ma non la camera dell’ospite. Per disabili e minori la famiglia può chiedere il pernottamento a casa del familiare e riportarlo».
- Servizi semi residenziali
«Erano già stati riaperti, adesso allarghiamo i gruppi da 5 a 10. Il tampone a tutti sempre prima di entrare».
Università di Medicina a Treviso
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ribadito oggi di voler confermare «il corso di laurea in medicina e chirurgia per 60 matricole dell’università di Padova, a Treviso, a partire dall’anno accademico 2020-2021». Riguardo all’impugnazione da parte del Governo della legge regionale che istituisce l’iniziativa, Zaia ha ricordato che «anche rispetto al referendum sull’autonomia il Veneto fu portato alla Corte Costituzionale ricavandone comunque alla fine qualcosa». Perciò, ha concluso, «noi andiamo vanti con il nostro programma, il ricorso non interferirà con la nostra agenda».
Polemica fra scienziati
«Dibattito fra Rigoli e Crisanti? E’ un dibattito fra persone che studiano. Crisanti non ha visto lo studio di Rigoli, credo che quando vedrà le carte si capiranno. E non si discute sulla professionalità di Rigoli: ha presentato lo studio sui 60mila test fatti dal primo di giugno. Se Crisanti vedrà i dati e li considererà sbagliati argomenterà il perché. Il piano di Sanità pubblica cambierà a seconda di quale tesi prevarrà – dipende da quello ceh accadrà nel concreto, ma il dottor Rigoli ha dato una interpretazione di tipo statistica, ma penso che il dottor Crisanti possa dimostrare e verificare se tutto questo sia vero oppure no, senza nulla togliere al dottor Rigoli. Non si può liquidare tutto con “queste sono chiacchiere”».