Da un punto di vista tecnico, il collettore è un condotto di giunzione di parti differenti del motore, normalmente di forma cilindrica e realizzato in gomma o in metallo. Nelle automobili sono installati tipi diversi di collettore, aventi funzioni e caratteristiche differenti. Ecco una lista dei più importanti:
- Collettore d’aspirazione.
- Collettore d’alimentazione.
- Collettore di scarico.
In questo testo verranno fornite alcune informazioni utili sul funzionamento e la manutenzione del collettore di scarico.
Il collettore di scarico, in gergo automobilistico anche chiamato collettore auto, serve a convogliare i gas di scarico nell’impianto di abbattimento delle emissioni prima e verso il sistema di silenziamento nella fase successiva.
A causa delle sollecitazioni meccaniche e termiche cui vengono continuamente sottoposti, questi dispositivi vengono realizzati in acciaio stampato o tubolare ai fini di una lunga durata e per garantire prestazioni soddisfacenti. Essi vengono inoltre sviluppati in soluzione integrata al convertitore catalitico, solitamente installato vicino al motore.
Il collettore è costituito da un insieme di tubi, il cui numero è corrispondente a quello dei cilindri presenti nel motore, che si congiungono in un unico bocchettone attraverso le cosiddette flange. Su una delle estremità, prima del tratto che conduce al silenziatore, è posizionato il flessibile, un elemento di raccordo che serve ad assorbire le vibrazioni e le sollecitazioni provenienti dal tubo di scarico, per evitare uno stacco del collettore stesso a causa di queste sollecitazioni meccaniche. Questa parte, progettata e realizzata al giorno d’oggi con tecnologie all’avanguardia, gioca un ruolo fondamentale nel sistema meccanico dell’auto, potendo influire in modo decisivo sulla funzionalità della vettura.
A causa dei continui accumuli di grasso, sporco e fuliggine i collettori necessitano di regolari interventi di manutenzione e di pulizia perché possano funzionare in maniera ottimale.
I difetti cui questi accessori vanno più frequentemente incontro sono:
- Corrosione.
- Danni meccanici.
- Deformazioni dovute ad esempio ad un urto.
- Usura.
- Deformazione delle spine del collettore.
I sintomi più comuni di un collettore guasto sono:
- Insorgere di rumori inconsueti quanto il motore è attivo.
- Fuoriuscita di gas di scarico dal cofano.
- Inconsueto aumento dei consumi di carburante.
- Presenza di odori di scarico nell’abitacolo.
- Indicazioni provenienti dalla sonda lambda.
Le cause di malfunzionamento sono varie. Ecco le più frequenti:
- Il connettore ha perso di ermeticità.
- Improvvisi sbalzi di temperatura.
- Vibrazioni eccessive.
- Usura delle guarnizioni.
- Danno agli elementi di fissaggio del collettore.
Nel caso in cui si abbia il sentore di un problema al collettore di scarico è raccomandabile procedere a fare una diagnosi smontando il dispositivo, per verificare in primo luogo se si tratti di un danno di tipo meccanico. Fatto questo, si dovrebbe verificare se gli attacchi siano saldi, dal momento che per evitare perdite di gas è necessario che il sistema sia perfettamente ermetico.
Nel caso il collettore sia bucato o irrimediabilmente arrugginito, la sua sostituzione sarà inevitabile. Si tratta di un’operazione che con un po’ di pratica con le parti meccaniche dell’automobile può essere compiuta in modo autonomo nel garage di casa. Dopo essersi procurati un nuovo pezzo omologato (informazioni precise a riguardo si possono trovare consultando il manuale dell’auto o anche facendo una piccola ricerca su internet), queste sono le istruzioni da seguire:
- Sollevare l’auto, ponendola su di un ponte o avvalendosi dell’ausilio di un sollevatore idraulico (l’uso di un cric è in questo caso sconsigliabile).
- Individuare la posizione del collettore, risalendo l’impianto di scarico dalla marmitta verso il motore.
- Rimuovere le fascette ed i bulloni che collegano il collettore alla marmitta, avvalendosi di un’apposita attrezzatura.
- Allentare le viti che fissano la marmitta alla scocca della macchina.
- Svitare i bulloni (generalmente in numero di tre per cilindro), che fissano ogni tubo del collettore, avendo la premura di metterli da parte.
- Rimuovere il collettore insieme alle sue guarnizioni, probabilmente già usurate.
- Con l’ausilio di una spazzola di ferro dura ed utilizzando dell’acquaragia pulire gli ingressi dei cilindri.
- Montare il nuovo componente, sostituendo le vecchie guarnizioni e serrando i bulloni ai cilindri.
- Riavvicinare ed infilare il tubo di scappamento al collettore di scarico, fissando per bene le fascette ed i bulloni precedentemente rimossi.
È raccomandabile effettuare il cambio in un ambiente ben areato ed indossando occhiali e guanti di protezione, per evitare il contatto con i liquidi dell’auto.
Ci auguriamo che la lettura di questo articolo sia stata utile.
Fonti di informazione:
Informazioni su difetti e guasti dei collettore di scarico – autoparti.it
Cos’è il collettore di scarico di un’automobile – lettera43.it
*I.P.