Una Vespa storica, con tanto di propaganda posticcia pro Ucraina sullo scudo, incatenata ad un palo a lato del piazzale d’uscita dal casello di Verona Sud dell’autostrada A4.
È quanto hanno potuto constatare i più attenti che le sono passati davanti, attratti dal singolare modello d’epoca e dal luogo dove il proprietario aveva deciso di lasciarla per chissà quale motivo e per chissà quanto tempo.









Il modello della Piaggio, visto da vicino, è decisamente accattivante: ben tenuto, con elementi e parti forse non originali, con il vecchio bollo di circolazione datato luglio 1957 (che dovrebbe essere anche l’anno di produzione o di prima vendita della moto), con un cartello davanti riproducente i colori della bandiera dell’Ucraina, l’invito #StandWithUkraine ed il riferimento ad un Vespa Club of Ukraine.


La Vespa 150, con targa d’Innsbruck, nel Tirolo austriaco, riportava una “tabella di viaggio” che parte, appunto, da Innsbruck e prosegue per Vipiteno/Sterzing, Bolzano/Bozen, Rovereto, Verona, Legnano (corretto sarebbe Legnago), Ferrara, Argenta, Ravenna, Cesena. E, forse, altre località del litorale adriatico.

Ma, nonostante che la Vespa stazionasse fuori dal casello, il percorso programmato riguarda strade statali, non autostradali. L’incongruenza del tipo di tragitto e la sosta lì hanno destato domande. E la curiosità di conoscere personalmente il… centauro rétro, certo alquanto stravagante, oltre che appassionato della Vespa Anni Cinquanta del secolo scorso e sostenitore dell’Ucraina alle prese con l’Orso Russo…
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=XbmWa3ftZ0U[/embedyt]Servizio, foto e video di
Claudio Beccalossi