Appassionati e curiosi puntuali al ripetersi delle attese rievocazioni storico-militari e visite guidate negli ambiti museali nell’arco di tre giorni (dal 10 al 12 maggio), in spazi interni ed esterni del Forte Lugagnano, nei pressi della frazione di San Massimo.
Forte edificato dalla Genie Direction (Direzione del Genio, subordinata alle forze armate dell’Impero asburgico) di Verona tra il 1860 ed il 1861 ed appartenente al secondo campo trincerato di pianura del sistema difensivo austriaco della città.
Il complesso venne denominato Werk Kronprinz Rudolf, in riferimento a Rodolfo d’Asburgo-Lorena (Vienna, 21 agosto 1858 – Mayerling, 30 gennaio 1889), arciduca d’Austria e principe ereditario della Corona d’Austria, Ungheria e Boemia, figlio di Francesco Giuseppe I d’Austria e di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach (Sissi), nata duchessa in Baviera. Rudolf non salì sul trono per la sua fine da suicida assieme all’amante, baronessa Maria Vetsera, nel casino da caccia di Mayerling.
Organizzata, come al solito egregiamente, dall’Associazione culturale “Vivere la storia” (http://www.viverelastoria.it/), la serie di opportunità ha incluso pure la presenza di militari dell’Esercito Italiano che, mostrando anche parti sezionate di bombe e comandando un robot-artificiere, hanno illustrato la loro delicata attività di disinnesco di ordigni inesplosi soprattutto della Seconda guerra mondiale (americani ed inglesi) ma pure di altri risalenti al primo conflitto e, addirittura, a battaglie napoleoniche.
I… mattatori della manifestazione sono stati i veicoli militari originali (Anni trenta e Quaranta del secolo scorso) funzionanti e guidati per dimostrazioni. Motocarrozzetta tedesca, ambulanza Usa, jeep Willys MB e non solo, cingolati ed automezzi della Wehrmacht e dell’Afrikakorps e, ad arricchire il parco mezzi d’epoca, pure una sfavillante Fiat 508 Balilla. Tutti con addetti in uniformi italiane e tedesche consone al tempo, disponibili a spiegare particolarità tecniche ed eventi correlati.
Il museo ben dotato, riguardante tanta cronaca e guerra a Verona e provincia tra il 1935 ed il 1945, ha registrato un successo di visite a gruppi al seguito di preparati accompagnatori. Suggestivi ed esclusivi sono due momenti interattivi di simulazione, con audio originali ed effetti speciali: in un rifugio antiaereo dopo la sirena d’allarme, tra fischi di bombe in caduta e frastuono di esplosioni e nella carlinga d’un bombardiere americano durante una missione.
Hanno rievocato spunti nostalgici di tempi andati il lustrascarpe in frac, papillon e cappello a cilindro Gaio il Calzolaio (al secolo Michele Massaro – https://www.gaioilcalzolaio.com – , tra i migliori lustrascarpe internazionali 2023 vincitori della “Spazzola dorata”, con bottega in viale Spolverini 10, a Verona), col suo corredo da Sciuscià (interpretazione popolare-napoletana del termine inglese shoe shiner, lustrascarpe).
Ed i ballerini vintage di ritmi americani “sbarcati” assieme alle truppe alleate in Italia tra il 1943 ed il 1945.
Servizio, foto e video di Claudio Beccalossi