Rivoluzionata da due necessità di fine XIX secolo a Verona (nuova zona industriale da realizzare ed alluvioni provocate dal fiume Adige da sventare), l’area in depressione geologica sorse con rosee prospettive – Deus ex machina del riassetto urbano fu la costruzione d’un canale su progetto dell’ingegnere Enrico Carli e su determinazione dell’avvocato Giulio Camuzzoni, allora sindaco, al quale venne dedicata l’opera – Da zona produttiva allora e poi, passando attraverso i bombardamenti alleati della Seconda guerra mondiale, fino al degrado imprenditoriale d’oggi, con il graduale abbandono nelle grinfie della malavita, blitz a… singhiozzo delle forze dell’ordine permettendo… Alto degrado…
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S’ingrossano di giorno in giorno (domeniche comprese) e fino a tarda sera le code al Punto tamponi Covid-19 di via Pasteur, gestito da Croce Europa ed ospitato in una tensostruttura a lato del cimitero di Borgo Roma. Se, inizialmente, si trattava d’un posto d’accertamento virologico esclusivamente drive-in (come da precedente articolo), s’è poi “evoluto”, facendo di necessità virtù e come altrove in città, in una sorta di “tamponificio” ai soliti 15 euro a cranio a parte quanti si presentino con la prescrizione medica che, invece, non viene accettata per lo stesso servizio in farmacia. Il notevole afflusso…
Stava decisamente inselvatichendo prima che venisse del tutto rinnovato il giardino chiuso da una recinzione metallica su un muretto che, in via Molinara, fronteggia una fiancata laterale della basilica santuario di Santa Teresa di Gesù Bambino, la cui prima pietra venne posta il 29 luglio 1901 e con termine dell’edificazione nel 1904. Il vescovo di Verona d’allora, cardinale Bartolomeo Bacilieri, il 15 gennaio 1905 inaugurò e benedisse il complesso in stile neogotico dedicato dapprima alla Sacra Famiglia. Basilica santuario di Santa Teresa di Gesù Bambino La chiesa venne dedicata alla giovane carmelitana di Lisieux dopo la sua canonizzazione…
Non se la passa tanto bene il monumento dedicato a Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona, 1528 – Venezia, 19 aprile 1588), grande pittore del Rinascimento e, in particolare, del Cinquecento veneziano. Formatosi nella città natale (“botteghe” di Antonio Badile e di Giovanni Francesco Caroto) ed influenzato stilisticamente da Michele Sanmicheli, intorno al 1553 si stabilì a Venezia realizzando grandi ed apprezzate dipinti a sfondo religioso e mitologico oltre che efficaci ritratti. Morì per l’aggravarsi d’una polmonite e venne inumato nella chiesa di San Sebastiano, a Venezia, vicino all’organo ed al cospetto del ciclo pittorico di cui fu autore. …
Sembra in un tempo sospeso l’avvio, se e quando avverrà, della poderosa opera di riqualificazione (con centro commerciale, aree residenziali, artigianali, religiose, impianti sportivi, servizi ricettivi, sociali e di solidarietà ecc.) della vasta superficie dell’ex seminario vescovile minore della frazione San Massimo, tra le vie Bartolomeo Bacilieri e Lugagnano. Un mega progetto denominato Ecoborgo di Mezzacampagna che, nel luglio 2020, ha avuto la definitiva autorizzazione da parte della Regione Veneto, con l’approvazione d’una variante urbanistica n. 5 al Paqe (Piano d’Area Quadrante Europa). L’avveniristica ma discussa rivoluzione edilizia era stata avanzata dalla Curia scaligera tramite la Società San Massimo…
Strada delle Trincee è un’arteria periferica a sud, tra la zona della Sacra Famiglia e Ca’ di David, laterale delle vie Mezzampagna e Gelmetto. Il tratto tra quest’ultima e strada della Ferriere è particolarmente stretto, insidioso al sopraggiungere d’un altro autoveicolo in senso opposto, isolato quanto basta per abbandonarvi scorie senza occhi indiscreti, dai rifiuti ai calcinacci. Gli avari spazi laterali di strada delle Trincee consentono limitate possibilità alla spudoratezza degli inquinatori e lo spiazzo davanti ad una decrepita casa isolata del fu civico 15, dall’accesso chiuso a malapena da una transenna, costituisce una ghiotta occasione per scaricarvi di tutto,…
Una tanica contenente chissà quale liquido inquinante che avrebbe dovuto essere smaltito correttamente in ben diversa maniera. Ed un riparo dell’estrema disperazione nella boscaglia, con tanto di capi di vestiario appesi all’esterno. Sono queste le “sorprese” che sfuggono agli occhi distratti della quasi totalità dei frequentatori del collegamento viario dalla zona del Policlinico di Borgo Roma e del vicino polo universitario a via Ca’ di Aprili, nella frazione Ca’ di David. Lo stretto tragitto di campagna percorre le strade le Grazie e del Vignale, percorsi alternativi ad altri più trafficati. Ed è, appunto, sul bordo di strada le Grazie che…
Provenendo da viale delle Nazioni una diramazione a sinistra di strada della Genovesa (che va ad infilarsi in via Enrico Fermi), subito dopo aver lasciato alle spalle il sottopasso della tangenziale sud e dell’autostrada A4, conduce a quella che è già (e che sarà) competenza del Piano di lottizzazione “Forte Azzano” – Centro Logistico. Un tratto ben poco frequentato da utenti (personale, fornitori) o meno delle nuove strutture industriali già operative od in attesa d’esserlo ma che, comunque, sbucando in strada La Rizza, potrebbe fungere da valvola di sfogo del traffico verso il centro città dall’uscita dal casello autostradale di…
Persistono indisturbati e con faccia tosta gli sciacalli che rovistano in contenitori gialli di vestiario destinato alla cernita, alla sanificazione ed al riciclo, come quello vandalizzato della Cooperativa sociale centro di lavoro raccolta indumenti usati in via Malfer, in Borgo Roma. Dopo essere riusciti ad estrarre dall’interno i capi d’abbigliamento introdotti da cittadini donatori, i furbastri selezionano ciò che fa più loro comodo ammonticchiando ed abbandonando il resto “sgradito” sull’asfalto, in ulteriore spregio soprattutto di quanti operano nella particolare attività di recupero. Oltre al danno l’offesa. Un rimedio a questo malcostume (che non riguarda solo il contenitore di via Malfer)…
La basilica-santuario di Santa Teresa di Gesù Bambino, in via Scuderlando e Veronafiere, in viale del Lavoro, sono connesse da viale dell’Agricoltura. Viale alquanto frequentato viabilisticamente anche perché congiungimento tra aree strategiche di Borgo Roma: la Zona Agricolo Industriale (ZAI) e l’area di Tombetta, ambedue in Borgo Roma e nell’ambito territoriale della Circoscrizione V^ del Comune di Verona. Chi rimpiange la Verona di ieri (se non dell’altro ieri), senza pareti ed elementi dell’arredo urbano imbrattati da disegnacci con bombolette spray tra il vandalico ed il volgare, non può fare a meno d’indignarsi per lo sconcio lasciato fare su un vecchio,…
Un altro patetico “mistero” della Verona dietro le quinte. Un sottopassaggio pedonale che, utilizzato, sarebbe fondamentale per la sicurezza di quanti vogliano attraversare a piedi la trafficata via Mantovana ma che, purtroppo, ha i cancelli d’accesso sprangati per ignoti motivi. Non sembrano sussistere una o più ragioni plausibili perché il collegamento non possa essere consentito. Le scalinate d’ingresso dalle due provenienze (le vie Santa Elisabetta e Colombara) appaiono sicure e pulite come il corridoio di congiungimento sotterraneo, con pavimentazione che pare quasi brillare. A parte la schifezza graffitara a sinistra dei gradini da via Santa Elisabetta e, di fronte, l’ingenuo…
Il gelo invernale non fa desistere la sfacciata presenza (già segnalata il 7 ottobre scorso da “Il Giornale dei Veronesi”) di… “belli addormentati” (e poi ben svegli) all’autocostituito Hôtel Veronafiere, in viale del Lavoro, con “ospiti” che ne fanno un baffo dell’igiene e del decoro pubblici ed ormai lasciano in pianta stabile (senza più preoccuparsi d’accatastarli in qualche angolo lontano dalla vista), sotto la pensilina dell’entrata a vetro agli spazi fieristici, le loro “masserizie” su cartoni. L’afflusso mattutino al vicino ufficio postale, con la fila che s’allunga all’esterno, non dà fastidio agli anonimi che hanno eletto a “dormitorio” la nuda…
Sembrano uno sberleffo i cartelli piazzati ai due ingressi (da piazza Zara e da via Aquileia, in Borgo Roma) che accolgono i frequentatori del campo giochi: “Parco del sorriso”. Sberleffo perché sono preceduti da un altro avviso: “Prestare attenzione vialetto dissestato”. «Ma come – direbbe qualsiasi utente – prima d’invitarmi a sorridere mi dici di stare attento a dove metto i piedi?». In effetti, l’incongruenza scricchiola e non fa fare bella figura ai preposti istituzionali che già erano ufficialmente informati dei fatti ma non hanno ancora posto rimedio. Dopo una verifica in loco, non sono solo le mattonelle mancanti o…
La fantasia (o, meglio, il coraggio) di senzatetto alla disperazione supera perfino l’impensabile. Lo sbandato di turno all’addiaccio fa di necessità virtù e si ripara anche in tane da bestie per sopravvivere. Come quello che “alloggiava”, in stagioni decenti, nell’angusto spazio interno d’un arco a terra delle storiche mura comunali (volute da Ezzelino da Romano e sorte tra il 1240 ed il 1250), all’angolo tra lungadige Capuleti e via Pallone, nei pressi del ponte Aleardo Aleardi sul fiume Adige. In una zona, cioè, ben battuta da passanti (soprattutto studenti delle vicine scuole) e turisti. Mister X vivacchiava alla più peggio,…
Sembra non disturbare il prossimo più di tanto il degrado che riguarda alcuni fabbricati al lato destro (andando verso corso Venezia) di via Francesco Torbido. Il complesso dell’ex sede del centro assistenza di Autovega s.r.l., visto dall’esterno ricettacolo di rifiuti, risulta nel totale abbandono, compreso un datato camioncino per il recupero di autoveicoli, “reperto” della particolare attività lì rimasto per chissà quali motivi. A sinistra dell’entrata la parte bassa dell’edificio (dal piano superiore ancora abitato) è caduta nelle grinfie di imbrattatori-graffitari a cui qualche “buongustaio” vorrebbe dar patenti da “artisti di strada, urbani”. A destra, invece, poco dopo un distributore…
“Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione” (film “Amici miei” docet). La roboante descrizione per finalità cinematografiche del prototipo di “genio” potrebbe riguardare il non plus ultra della burocrazia che ha ordito, permesso e finanziato (meglio, fatto finanziare) un… monumento nel deserto. Nell’isolata via Ca’ di Mazzè, a Palazzina (quindi, di competenza della Circoscrizione 5^ del Comune di Verona), di fronte a campi (alcuni coltivati, altri abbandonati), piante di nocciolo e terreni incolti ai lati, lontano da abitazioni, negozi, servizi ecc., ergo, nella scarsità se non assenza di residenti e passanti, potenziali utenti, qualche amministratore locale…
Isola della Scala (Verona) – Spettacolo dell’indecenza nelle rientranze di sosta ai due lati della strada statale 12, poco prima della deviazione (venendo da Verona) verso Isola della Scala, con tanto di cartelli di “divieto di scarico” e “area videosorvegliata”. Patetici ammonimenti che non sembrano sortire alcun effetto dissuasivo nei confronti dei soliti arroganti scaricatori abusivi, anche perché, guardandosi attorno, non si scorge alcun effettivo “occhio videosorvegliante”. Convinti, quindi, di farla franca e contando sull’isolamento del posto (a parte il traffico sulla statale di chi si fa comunque i fatti suoi), gli ignoti tizi inquinatori si sbarazzano di quanto non…
“Proibiti” alla pubblica attenzione, “visti da vicino” solo da occasionali autorizzati e disdegnati dagli abitudinari attorno, campano su tratti di binario vecchi assi con ruote di motrici e vetture di treni (anche d’epoca) che farebbero gola a musei ed istituti tecnici, oltre che ad amatori e collezionisti del ramo. L’ingegneria di settore identifica sala montata l’insieme formato da due ruote e dall’asse corrispondente (assile o sala) d’un veicolo ferroviario. I “relitti derelitti” si trovano in un’area marginale ben poco curata, come logica detterebbe, all’interno dell’ex Deposito Locomotive Santa Lucia (oggi Impianto manutenzione rotabili di Trenitalia e Mercitalia Rail del Gruppo…
L’abbandono da… bollino rosso della molto ex “Centrale del latte di Verona”, in via Francia, da lungo, troppo tempo, è una pesante vergogna. La travolgente incuria e l’arrogante degrado che riguardano il complesso sono ormai diventati perfino seccanti, oltre la misura dell’elementare buon senso. È un’immagine periferica che deprime, oscenamente esposta ai frequentati pressi del casello autostradale di Verona Sud, di Veronafiere, dei relativi parcheggi, di hôtels vari (tra cui il confinante, suo malgrado, top hôtel Crowne Plaza) e degli avanzi da fallimenti, chiusure, delocalizzazioni, affittasi e/o vendesi di quella che era la “gloriosa” Zai (Zona agricolo industriale). Dopo il…
La manifesta trascuratezza d’un manufatto impropriamente ed immeritatamente definito “minore” quando, invece, costituisce un’anonima fattura d’arte/artigianato dalla schiettezza senza fronzoli, se non quelli della pia devozione e della riconoscenza per il beneficio di cosiddetti “miracoli”. Si trova ad un angolo tra le vie Massimo d’Azeglio e Luigi Lenotti, nella zona di San Zeno. Rappresenta il culto popolare (meglio, la pietà popolaresca), la tradizione religiosa, la gratitudine per grazia ricevuta. La memoria e l’affetto. Cinta da vari tasselli incastonati P. G. R., una lastra recita: “Dolce cuor di Maria siate la salvezza dell’anima mia. Indulgenza di 300 giorni concessa da Pio…
Ci voleva, purtroppo, un incidente mortale perché le competenze istituzionali si svegliassero di soprassalto e decidessero di regolare con opportuni semafori un insidioso incrocio a Ca’ di David, tra la trafficata via Ca’ di Aprili e le apparentemente secondarie strada del Vignale e via Muraiola. La fatidica disgrazia del 29 settembre 2018, in cui perse la vita nello scontro con un’auto un bracciante agricolo indiano proveniente in bicicletta da via Muraiola, fu un’amara lezione che costrinse a decidere di far installare impianti semaforici in grado d’assicurare maggior sicurezza alla circolazione stradale, compresa quella di lavoratori soprattutto stranieri che usano la…
È pressoché impossibile che qualcuno, cittadino o forestiero, non si sia domandato perché persista quella spartana costruzione chiusa da tempo in piazzale XXV Aprile, quasi davanti al complesso della stazione ferroviaria di Porta Nuova, a ridosso del canale Camuzzoni e sul percorso a piedi obbligato (“protetto” da strisce pedonali) di quanti, locali o turisti, decidano d’avviarsi verso il centro città. Si tratta d’un ex chiosco ristorativo che resiste per ignoti motivi ed ancor più oscure tolleranze, costituendo una sorta di “macchia della vergogna” dell’assetto del piazzale che dovrebbe costituire, nel complesso e non solo a… macchia di leopardo, l’anticamera del…
Cronaca spicciola nella vecchia Verona. In via Madonna del Terraglio, all’angolo con vicolo cieco Coeli, la stinta insegna di un’ex attività da lattoniere (stagnaio, fabbricatore o riparatore di oggetti di latta) campeggia sull’architrave marmoreo della porta d’accesso, chiusa da chissà quando. Reperto d’un passato ormai morto e sepolto… Il legno dell’uscio, però, mostra evidenti tracce d’uno o più tentativi d’effrazione da parte di qualche manigoldo in cerca di qualcosa da arraffare od intenzionato ad un’occupazione abusiva. L’una o l’altra delle ipotesi pare non essere andata a buon fine ed il danno arrecato rimane lì, ben visibile e con molto remote…
Dopo il terminal dell’Interporto Quadrante Europa e prima della tabella d’ingresso a Caselle di Sommacampagna si dirama, a destra, via Cason il cui primo tratto attraversa la vecchia ma ben ristrutturata Corte Ca’ Nova. L’abitato pare affidarsi all’affresco mariano (protetto da un vetro) posto all’angolo d’un edificio ed opera di Ornella Castagna. L’atmosfera d’altri tempi, comunque suggestiva, non va d’accordo, però, con le biasimevoli condizioni del manto viario, dissestato oltre la decenza. Lo stesso incrocio davanti alla corte è completamente non protetto da opportuna segnaletica orizzontale, con strisce del tutto stinte che costituiscono un plateale pericolo alla sicurezza della circolazione.…
Gaffe antistorica piuttosto deludente “scoperta” navigando nella fotogallery del sito della Circoscrizione 5^ del Comune di Verona. Una delle foto presenti descrive una stele come “Lapide del ventennio fascista”, Il cippo marmoreo menzionato è ubicato poco prima del ponte sul canale Giuliari (venendo da Verona) ma il riferimento, appunto “Lapide del ventennio fascista”, costituisce un falso clamoroso e grave per un ente territoriale di base e locale fondamentale com’è, appunto, il Comune, circoscrizioni comprese. La colonnina lavorata commemora, invece, un tragico fatto avvenuto nella tarda sera del 18 gennaio 1922, quando il ventiduenne muratore Serafino Lonardi non esitò a tentare…
Lo sanno tutti, residenti, utenti motorizzati e pedoni del tratto di via Albere, a Verona, che scivola dentro due sottopassaggi consecutivi. E, tutti, chiedono una soluzione opportuna e rapida. Finalmente… Ad ogni pioggia, anche breve, quel centinaio di metri si riempie d’una gran quantità d’acqua che non riesce a defluire attraverso gli scoli che dovrebbero consentire la circolazione in ovvia sicurezza. Invece, proprio all’interno delle gallerie (lasciando il quartiere Santa Lucia alle spalle), si formano dei “laghi” che solo a rovescio terminato, poco alla volta, s’abbassano consentendo un traffico più snello ed affidabile. «Dato che è un’intollerabile situazione che si…