Soffre d’emarginazione e noncuranza la stele con manufatti bronzei (opera dello scultore Nicola Beber su iniziativa delle Associazioni Automobilistiche Veronesi) dedicata all’ingegnere Enrico Bernardi (Verona, 20 maggio 1841 – Torino, 21 febbraio 1919), realizzatore nel 1882 della motrice “Pia” (dal nome della figlia), primo motore a scoppio funzionante a benzina. Collocato in un terrapieno del Parco delle Colombare, il marmo avrebbe bisogno d’una ripulitura che permetta la lettura dell’intitolazione senza strapazzi della vista: “L’invenzione del motore a benzina ha permesso lo sviluppo della nostra società. All’ingegnere Enrico Bernardi Verona 1841 Torino 1919. Imperituro riconoscimento della Città di Verona 4 giugno…
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Nessun rispetto per il luogo e per il prossimo da parte di cafoni enne enne che imbrattano, con discutibili sgorbi, un muro laterale del camposanto che dà su via Luigi Pasteur e di altrettanti buzzurri in incognito che scaricano nell’area antistante detriti e scarti edilizi. Non è un bel vedere quello che deve sopportare, nella solita indifferenza dei più, una parte esterna del cimitero di Borgo Roma dove vengono “tumulati” anche elementari valori di civiltà… Claudio Beccalossi
Le foto documentano una sorta di degrado tollerato in via Torricelli, pessimo esempio di turpiloquio scarabocchiato sul muro esterno di un’attività lavorativa. Si tratta di deliri vandalici da Tso di frange teppiste che agiscono a pelle di leopardo un po’ ovunque. Nel caso specifico qualcuno (probabilmente non gli stessi “scribacchini” volgari) ha voluto metterci anche del suo, appoggiando alla parete esterna la portiera di un’auto proveniente da chissà dove.Il classico (in senso ovviamente negativo)… tocco di classe? Claudio Beccalossi
Chissà se un “qualcuno” va a sbirciare tra le grate per rendersi conto delle condizioni dell’interno del fabbricato che, fino al 1997, fungeva da biglietteria d’accesso allo zoo cittadino, in via Città di Nîmes, aperto nel 1971 ed infine sbaraccato per drastico calo di visitatori, bilanci deficitari, decise ventate animaliste e radicarsi di mentalità (giustamente convinte) contrarie alla cattività “espositiva” degli animali. Se il “qualcuno” curiosasse dentro, scoprirebbe i risultati d’un vandalismo non dell’ultima ora, perpetrato da “ospiti” incivili di quel tratto di Parco delle Mura che attraversa il bastione di Santo Spirito (sorto nel 1836 per volere del dominante…
L’indifferenza generale che persevera. Scendendo verso un terrapieno che costeggia il fiume Adige, tra lungadige Capuleti ed il ponte Aleardo Aleardi, è impossibile non accorgersi di anomalie strafottenti. Innanzitutto, i resti lapidei lavorati e scolpiti (a quale epoca risalgono e da dove provengono?), accantonati alla meno peggio chissà da chi e perché e dimenticati (forse per censura o vergogna manifeste) da operatori e/o cultori di storia minore in veste turistico-promozionale, periodaccio disgraziato da SARS-CoV2 a parte. E, poi, la scalinata da droga-party che conduce alla sponda sabbiosa del fiume, con siringhe (ovviamente usate), magari sporche di sangue ed abbandonate qua…